Alla scoperta del Pentathlon Moderno. Intervista a Simone Cavicchioli dt dell’Avia Pervia

(Foto Avia Pervia)

Nella lunga tradizione sportiva modenese trova spazio anche l’Avia Pervia, società di Pentathlon Moderno, tra le migliori in campo nazionale. Per conoscere e raccontare questo incredibile sport, abbiamo intervistato Simone Cavicchioli, dt del club geminiano.

Cavicchioli, per chi non lo conoscesse, in cosa consiste il Pentathlon Moderno? 
E’ uno sport multidisciplinare, composto da corsa e nuoto, che hanno una grossa valenza atletica, tiro con la pistola laser e scherma (disciplina spada), che hanno una valenza tecnica, e infine l’equitazione (salto ostacoli).

Qual è invece la storia dell’Avia Pervia? 
Siamo una società con cinquant’anni di storia. Abbiamo quindi una grossa tradizione di Pentathlon radicata nel territorio modenese, tant’è che le prime squadre femminili sono partite proprio da Modena. Abbiamo inoltre un forte legame con l’Accademia, avendo il Pentathlon una origine militare. In tutto l’arco della nostra storia abbiamo sempre cercato di ampliare le nostre vedute, raggiungere obiettivi sempre più alti e ad oggi siamo la società civile più forte a livello nazionale e lottiamo alla pari con i gruppi sportivi militari.

Quali sono le caratteristiche fisiche necessarie per chi pratica questo sport? 
Il talento del pentatleta è la capacità di adattarsi. Facendo uno sport multidisciplinare non abbiamo un modello così definito come il basket e la pallavolo. Dobbiamo riuscire a trovare il giusto compromesso tra delle buone componenti atletiche e fisiche e delle capacità coordinative e di destrezza molto forti.

Come viene suddiviso l’apprendimento delle varie discipline? 
Inizialmente non proponiamo Pentathlon, perché è troppo complesso, soprattutto coi più piccoli sarebbe un carico di lavoro esagerato. Da regolamento, si parte con nuoto e corsa. Dall’under 17, a livello competitivo, viene inserito il tiro con la pistola laser il quale, dopo Pechino 2008, è stato incorporato con la corsa, in un concetto di laser-run, un po’ come avviene nel biathlon, con l’alternanza tra sci di fondo e carabina. Nella categoria under-19 viene inserita la scherma, con un torneo all’italiana, tutti contro tutti. Infine, solo quando si è maggiorenni, l’atleta in gara può fare il Pentathlon completo con anche l’equitazione. Questo è il regolamento tecnico per le gare, è chiaro però che non possiamo allenare i ragazzi nelle discipline quando si presentano, dobbiamo iniziare prima. Sembra abbastanza complesso, ma il nostro obiettivo è portare i nostri atleti al massimo livello. Tra le nostre fila abbiamo Nicola Benedetti che ha fatto due Olimpiadi, Pechino e Londra.

L’equitazione è uno sport complesso, quali sono le difficoltà d’apprendimento? 
Noi pentatleti veniamo presi per matti da chi fa equitazione. La gara consiste nel fare un percorso a ostacoli di 110 cm con un cavallo sorteggiato tra quelli messi a disposizione dall’organizzazione, e l’atleta ha tempo 20 minuti in campo prova per entrare in sintonia col cavallo prima di partire. Proponiamo delle attività extrascolastiche legate ai camp estivi, partendo già dai giovani under-15/under-13. E’ un po’ come andare in bicicletta, se acquisisci fin da piccolo il feeling col cavallo, poi lo porterai dietro tutta la vita.

A quali strutture esterne vi appoggiate? 
La nostra politica espansionistica negli anni ha fatto sì che noi abbiamo quasi tutti impianti di gestione. Abbiamo una quota nella gestione delle Piscine Dogali, mentre la nostra sede principale è la palestra comunale San Faustino. Per il maneggio, invece, utilizziamo l’Equirider. Siamo tentacolari, e abbiamo sinergie con molte figure presenti nel territorio.

Come si fa a far conoscere questo sport ai più giovani? 
Quest’anno abbiamo fatto circa centocinquanta interventi nelle scuole di Modena. Ci rivolgiamo soprattutto alle classi dalla seconda alla quarta elementare. Cerchiamo di coinvolgerli nel nostro progetto educativo-sportivo come società.

C’è molto interesse? 
Non facciamo uno sport da grandi numeri. Rispetto alla pallavolo o al calcio i numeri sono totalmente opposti. I nostri gruppi sono composti da 12/15 atleti, per un totale di circa un’ottantina di ragazzi che fanno Pentathlon.

di Mattia Amaduzzi

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien