Con “Bestia da Stile” si conclude il progetto che Ert ha dedicato al teatro di Pasolini

Stanislas Nordey, foto di Jean Louis Fernandez

Dopo “Calderòn” di Fabio Condemi, “Pilade” di Giorgina Pi, “Porcile” di Nanni Garella e Michela Lucenti, “Orgia” di Federica Rosellini e Gabriele Portoghese e “Affabulazione” di Marco Lorenzi, “Bestia da stile” è l’ultima delle sei tragedie che chiude il progetto “Come devi immaginarmi” dedicato a Pier Paolo Pasolini, ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti, nell’anno del centenario della nascita.

La produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale debutta in prima assoluta al Teatro Storchi di Modena dal 25 al 28 maggio (giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19, domenica ore 16) e segna la conclusione del percorso Le Passioni allo Storchi dedicato alla sala dell’Ex-Amcm: il lavoro è allestito in platea che verrà svuotata nella sua prima metà per permettere di posizionare 80 sedute. Insieme al pubblico, su un piccolo palco allestito per l’occasione e privo di scene e quinte, gli interpreti, diretti dal regista, attore e pedagogo francese Stanislas Nordey, accolgono gli spettatori in uno spazio di condivisione e restituzione su Bestia da stile, quasi come se aprissero le porte di un immaginario atelier d’artista.

Il cast è composto dagli allievi attori che hanno portato a conclusione il corso di Alta formazione della Scuola Iolanda Gazzerro di ERT Pier Paolo Pasolini – cantiere su Bestia da Stile. Alta formazione attoriale internazionale, iniziato a gennaio 2023 e affidato dal direttore Valter Malosti alla conduzione di Stanislas Nordey che qui si confronta con Bestia da stile, l’opera scritta da Pier Paolo Pasolini tra il 1966 e il 1975 con continui rifacimenti, aggiornamenti e stratificazioni.
“Il progetto pedagogico e artistico con le giovani attrici e i giovani attori”, afferma Stanislas Nordey, “è consistito nell’avvicinarsi all’opera teatrale di Pier Paolo Pasolini, prima nel suo
insieme e poi approfondendo in particolare Bestia da stile. Delle sei tragedie, può sembrare la più amara e criptica; al contrario, credo sia la più limpida nel modo in cui l’autore si mette a nudo, sotto ogni aspetto. Scritta in versi, è una sorta di condensato autobiografico di tutta la sua vita e la sua opera.”

In occasione della prima, giovedì 25 maggio alle ore 19 avrà luogo presso il Teatro Storchi un incontro, a ingresso libero, sul processo creativo e pedagogico che ha portato alla
creazione di Bestia da stile, con la partecipazione di Stanislas Nordey e con un saluto degli allievi attori. Modera il dialogo Angela Albanese, professoressa associata di Letterature Comparate presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali.

Stanislas Nordey è dal 2014 direttore artistico del Teatro Nazionale e della Scuola Superiore di Arte Drammatica di Strasburgo. Pasolini è un autore a lui caro che scopre negli anni di formazione al Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique (CNSAD) di Parigi quando, in una libreria, sfoglia per la prima volta proprio le pagine di “Bestia da Stile”. Negli anni di formazione, Nordey non ne conosce ancora né il cinema, né la poesia, né lo scandalo o la mitologia che ne accompagnavano la figura, ma quella parola poetica teatrale così spessa, così emozionante, la capacità di conciliare la scrittura poetica con quella politica, lo avvicineranno indissolubilmente a Pasolini, considerato un “fratello maggiore spirituale”.
Quel primo incontro con i versi Bestia da stile, diventato nel 1991 la prima di molte regie dedicate all’opera teatrale pasoliniana, ha influenzato tutto il percorso artistico di Nordey. A Pasolini è ritornato infatti a più riprese, con la messa in scena di Calderón (1993), Pilade (1994), Porcile (1999), fino alla regia di Affabulazione (2015).

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