La “Bonissima”: consegnata la statuetta ad Achille Bevini e Oliviero Pedrazzi, progettisti supercar

Foto Comune di Modena

Il riconoscimento per “il fondamentale contributo dato, in qualità di progettisti meccanici, all’innovazione tecnologica e allo sviluppo della qualità tecnica ed estetica delle vetture, supercar e hypercar più amate e ammirate della storia dell’automobilismo” è al centro della motivazione con cui il sindaco di Modena ha consegnato la statuetta in ceramica che riproduce la Bonissima, simbolo della città, ad Achille Bevini e Oliviero Pedrazzi. La cerimonia, a sorpresa per gli stessi interessati, si è svolta ieri, mercoledì 14 dicembre, a Palazzo comunale alla presenza anche di alcuni amici ed ex colleghi, oltre all’imprenditore dei motori Gian Paolo Dallara, di cui Bevini e Pedrazzi, oggi 80enni, negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo erano stati tra i principali collaboratori durante l’esperienza professionale in Lamborghini automobili. Tra i presenti anche Chiara Stanzani, figlia dell’ingegnere Paolo, scomparso nel 2017, con cui a lungo avevano lavorato insieme in Lamborghini e in Bugatti.

Dopo il diploma di disegnatore tecnico all’istituto professionale Fermo Corni di Modena e i primi impieghi in Abarth e in Ferrari, infatti, nel 1963 i due progettisti modenesi erano entrati in Lamborghini e, assumendo ruoli di responsabilità, avevano contribuito alla realizzazione di veicoli granturismo entrate nella storia dell’automobilismo come la Miura, la Espada, la Jarama, la Urraco e la Marzal. Nel 1975 Bevini e Pedrazzi avevano poi lasciato l’azienda di Sant’Agata Bolognese per mettersi in proprio e fondare, assieme a un altro socio (Tiziano Benedetti), l’azienda Tecnostile, uno studio di progettazione per conto terzi specializzato nella progettazione di automobili, trattori e mezzi industriali, avviando collaborazioni con le principali case italiane dei motori. Alla fine degli anni Ottanta Tecnostile aveva collaborato in maniera strutturata anche con Bugatti, a seguito della cessione dell’attività di progettazione per conto terzi all’azienda di Campogalliano, e in questa fase era stato dato un contributo a progetti importanti come quelli che hanno riguardato le supercar Eb110 ed Eb112. Infine, nel 2001 l’azienda era stata ceduta Comer industries e l’anno successivo i due designer erano andati in pensione.

Nella motivazione del conferimento della Bonissima, seguito da un lungo applauso dei presenti alla cerimonia organizzata nella Sala di rappresenta del Municipio, si sottolinea anche che Bevini e Pedrazzi hanno messo “talento e creatività straordinari al servizio di marchi leggendari, da Fiat a Bugatti passando per Ferrari, Lamborghini, Id e CiZeta, entrati nell’immaginario e nel cuore di sportivi e appassionati di tutto il mondo”.

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