Sono innumerevoli le storie custodite negli archivi che, attraverso atti, documenti, fotografie, testamenti, contratti, video, raccolte di giornali e molto altro, descrivono la società e ne raccontano l’evoluzione. E proprio “L’archivio per leggere il mondo che cambia” è il tema che unisce le iniziative proposte da nove archivi pubblici e privati modenesi, per la prima volta in rete tra loro, nella Notte degli archivi in programma venerdì 10 giugno, dal primo pomeriggio fino a tarda serata, nell’ambito della manifestazione nazionale “Archivissima 2022/Change”.
Il programma di “Archivi di Modena in rete”, riunisce l’Archivio Storico comunale, che ha coordinato l’iniziativa, l’Archivio di Stato, l’Archivio Storico diocesano di Modena e Nonantola, l’Archivio Storico di Bper Banca e l’Archivio dell’Anmig insieme agli archivi dell’Accademia nazionale di Scienze Lettere e Arti, della Fondazione Collegio San Carlo, dell’Istituto storico di Modena in collaborazione con Asp, e del Centro documentazione donna, ognuno dei quali racconta, dal proprio particolare punto di vista, il cambiamento della società modenese attraverso mostre e incontri.
Nel dettaglio, l’Archivio storico comunale propone la mostra di Gianni Martini “Io sono chi erano”. Attraverso le opere allestite nelle sale dove si conserva la memoria della comunità, l’artista punta a coinvolgere il visitatore proponendo l’archivio come fonte di emozioni. La mostra, che prosegue fino al 29 luglio, sarà aperta dalle 15 alle 21; alle 15.30 e alle 18 sono previste presentazioni con l’artista (www.comune.modena.it/archivio-storico).
L’Archivio di Stato propone il progetto “Archivi e salute. La scatola della memoria” realizzato da Vanda Menon e Sara Uboldi che usa i documenti archiviati come strumento per offrire stimoli a sostegno della memoria e misurare l’impatto sociale della cultura, in particolare negli anziani con demenza. Alle 17 è in programma una conferenza, l’archivio è aperto fino alle 19.30 (www.asmo.beniculturali.it/home).
“Dall’Accademia dei Dissonanti all’Accademia nazionale” è il titolo della mostra (aperta fino al 24 giugno) proposta dall’Accademia di scienze, lettere e arti che ricostruisce la sua storia secolare di luogo di studio e confronto fin dai tempi del Ducato estense. Venerdì 10 giugno è aperta dalle 15 alle 21; visite guidate alle 16.30 e alle 18.30 (www.accademiasla-mo.it).
Come è cambiato l’Archivio storico diocesano quando il governo di Napoleone si è insediato negli stati estensi è il tema della mostra “Cambiare registro! Organizzare l’archivio all’arrivo dei francesi”. La mostra è aperta dalle 15 alle 21; presentazioni alle 15 e alle 18 (www.archiviodiocesano.mo.it).
La Belle Époque dell’economia è raccontata nella mostra proposta da Bper Banca nella quale i documenti dell’Archivio storico della banca dialogano con i documenti di tre aziende del territorio per raccontare una storia nuova. La mostra, aperta fino al 26 giugno, è aperta dalle 14 alle 23; visite guidate alle 17, 19, 21 (www.lagalleriabper.it).
“Luci sul Novecento” è l’iniziativa proposta dalla Fondazione Collegio San Carlo: i grandi cambiamenti del secolo scorso, dal telefono all’elettricità, ma anche la scienza e il ruolo delle donne, vengono raccontati dalle voci dei protagonisti. Dalle 21 alle 23 (www.fondazionesancarlo.it).
Istituto storico di Modena e Asp raccontano con documenti, fotografie e oggetti di vita quotidiana, la grande novità dell’assistenza all’infanzia del Patronato per i figli del popolo, istituto laico nel panorama dell’assistenza religiosa di fine Ottocento. Aperta dalle 15 alle 21; visite guidate alle 18 e alle 19 (www.istitutostorico.com).
“Storie giovani e storie antiche” raccontate dai fascicoli personali dei mutilati delle guerre del Novecento è l’iniziativa dell’Archivio Anmig, aperta dalle 18.30 alle 21 (www.anmigmodena.it).
Il Centro documentazione donna propone la narrazione, sviluppata con parole e immagini documentarie, del grande cambiamento della società e dell’identità delle italiane con la conquista del diritto di voto a partire dalla Resistenza e dall’esperienza di Gabriella Degli Esposti. Il centro, con possibilità di visitare l’archivio, è aperto dalle 15 alle 20; l’incontro è alle 18.30 (www.cddonna.it).