Casa della Salute dedicata a Gino Strada e Teresa Sarti: “Scelta assolutamente appropriata”

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Ho accolto con favore la richiesta di intitolare a Gino Strada e Teresa Sarti la futura Casa della Salute di Modena di via Panni, e credo che la scelta di apporre il suo nome a una struttura territoriale sia assolutamente appropriata”. Così il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Antonio Brambilla commenta la proposta avanzata nei giorni scorsi dal Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, insieme alla Giunta, per ricordare la figura del medico scomparso di recente.

In merito alle polemiche seguite alla notizia, il direttore generale precisa che “non si tratta di una scelta al ribasso. Gino Strada non ha svolto solo attività di sala operatoria, era innanzi tutto un medico della gente che si recava nei territori più difficili, il più possibile vicino alle persone che non potevano muoversi, per prestare assistenza a tutti i loro bisogni, ed Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa Sarti, sul territorio italiano, si è impegnata anche in attività si supporto ai soggetti più fragili, ai richiedenti asilo, in situazioni anche complicate come è successo nel terremoto in Emilia Romagna del 2012. Questo è anche il senso delle Case della Salute sul nostro territorio, un ambiente molto diverso dalle zone di guerra che Emergency presidia ma anch’esso bisognoso di una medicina di prossimità. Anche qui abbiamo famiglie e persone fragili che hanno bisogno di una sanità che si faccia loro vicina nella quotidianità, avvicinando e rendendo più accessibili i servizi sanitari.

Anche la pandemia ci ha mostrato tutta la rilevanza di una buona rete di cure territoriali. Forse siamo abituati a ricondurre tutta la sanità all’ospedale, ma oggi non è più così: certo gli ospedali assistono le persone nel momento dell’acutizzarsi delle patologie e nelle situazioni di emergenza, sappiamo tutti quanto sia importante, ma la sanità si costruisce anche facendo prevenzione, offrendo percorsi di presa in carico delle malattie croniche, avvicinando i presidi alle persone così da accompagnarle nel loro percorso di salute, facilitando l’accesso ai più fragili e alle persone ai margini della società.

Dedicare la Casa della Salute a Gino Strada e Teresa Sarti sarà testimonianza per i professionisti sanitari che vi lavoreranno e segno per i cittadini: ci fornirà un grande orizzonte di valori cui tendere ogni giorno per migliorare la nostra sanità”.

Spiace molto constatare che in associazioni, che a parole sostengono una sanità riorganizzata nel territorio e prossima ai cittadini, le Case della Salute vengano ancora considerate una “scelta al ribasso”.

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