Lettere a Vivo: “Le scritte in terra, gli striscioni… e la democrazia”

LE SCRITTE IN TERRA, GLI STRISCIONI…E LA DEMOCRAZIA

Chi scrive è una cittadina che non fa parte del Comitato Villaggio Europa, pertanto spera che il Comitato non venga nuovamente ritenuto colpevole per le azioni altrui. Il Comitato Villaggio Europa non è il solo a subire i danni del futuro maxi polo logistico in città e ad essere preoccupato al riguardo. Altri cittadini come me e come il responsabile della scritta sull’asfalto che ha generato tanto scandalo, si stanno preoccupando e stanno scrivendo ai giornali nella speranza di scongiurare che il peggio accada. Questo non solo alla Sacca.

Qual’è il peggio? Che tutto vada avanti così com’è stato deciso: un eco-mostro in città coi suoi 720 tir giornalieri (per iniziare), la sua sagoma di cemento immensa e opprimente sulle case e il parco con area cani e alberi quasi secolari distrutto.

La scritta che ieri ha fatto tanto scalpore è stata tracciata da un residente della Sacca di fronte a casa sua con tempera murale, all’insaputa di tutti. Diceva: “NO 720 TIR”.

È stato un errore che lui stesso ha riconosciuto con un messaggio pubblico inviato al sindaco, mettendosi anche a disposizione per pagare un eventuale verbale.

Il fatto che il Sindaco si sia sentito attaccato personalmente dalla marachella di un residente di fronte a casa propria, dà da pensare. La scritta non era violenta e non faceva del male a nessuno, così come le scritte sugli striscioni appesi alle finestre e ai balconi dei residenti del quartiere e non solo – la protesta si sta spargendo per Modena. E se il cittadino si è scusato, il primo cittadino ha invece utilizzato questo piccolo misfatto in modo strumentale, facendosi passare per vittima, mettendo in cattiva luce il comitato villaggio europa (peraltro innocente), definendo la frase scritta come “gravissima” e “intimidatoria”.

Immediata è stata anche la richiesta alla polizia municipale di far togliere dai balconi e dalle finestre delle case, oltre che dai cancelli, tutti gli striscioni che riportavano scritte di dissenso verso la costruzione del nuovo polo logistico inter-regionale Conad nel quartiere. A chi si è rifiutato è stato fatto un verbale.

Nei giorni passati ho chiesto a diversi avvocati e a diversi vigili se la legge consente alle persone di mettere bandiere e striscioni sul proprio balcone qualora la scritta riportata non sia di natura violenta (e “no polo logistico in città” e “basta inquinamento alla Sacca” non lo sono) e la risposta è sempre stata affermativa. Del resto se si può appendere la bandiera della pace o del 25 Aprile, oppure si può scrivere “Andrà tutto bene”, perchè non si potrebbe scrivere “NO 720 TIR”?

Ieri quindi molti di noi residenti del quartiere che avevamo esposto uno stendardo, all’arrivo delle forze dell’ordine abbiamo dovuto rimuoverlo. La nostra flebile voce che voleva solo essere ascoltata è stata censurata. La nostra bocca è stata ancora una volta cucita, mentre il Sindaco si continua a vantare di ascoltare i cittadini.

Perchè gli striscioni “no guerra” o “w il 25 Aprile” sì, ma i nostri no? Niente scritte che potrebbero urtare la sensibilità del sindaco che non vuol sentire criticare il progetto Polo logistico Conad con i suoi 720 Tir. Tir che, ricordo, oltre alle strade del quartiere, gireranno tutto intorno a Modena da casello a casello h24 sette giorni su sette, inquinando tutta la città.

Secondo Legambiente Modena è la città più inquinata dell’Emilia Romagna e la sesta o terza (A seconda del tipo di inquinante) città più inquinata d’Italia. Ogni anno si stima che 211 persone nella sola città metropolitana muoiano per malattie causate dall’inquinamento. E noi non possiamo contestare l’arrivo di questo eco-mostro.

Mettere a tacere cittadini che cercano di proteggere la propria salute con un pezzo di stoffa appeso sotto la propria finestra, non sembra alla scrivente un atto democratico nè costituzionale. Mina al diritto di espressione. Sopprimere il dissenso in questo modo dimostra quanto questa amministrazione non sia interessata all’opinione dei cittadini. Strumentalizzare la marachella di un cittadino diffondendo la “fake news” a reti unificate che una scritta gravissima e intimidatoria è stata tracciata sull’asfalto, dimostra malafede.

La scrivente, così come tanti altri abitanti della Sacca, ha sempre votato a sinistra ed è stata volontaria ai Festival dell’Unità, ma ormai di democratico e di sinistra in questa amministrazione non trova traccia.

Sono mesi che i cittadini di questo quartiere chiedono di essere ascoltati riguardo a questo assurdo progetto, ricevendo però come risposta uno zero assoluto: dopo mesi di falso ascolto, non è stata accolta nessuna delle richieste presentate dai cittadini con ben 33 pagine di osservazioni di carattere tecnico protocollate un mese fa, e con una raccolta di oltre 1400 firme.

E’ così che l’amministrazione è attenta alle richieste dei cittadini e si impegna per un futuro green per Modena?

Come si possono apportare miglioramenti a questa città se si mettono a tacere le voci dei suoi abitanti? Non è assolutamente questo il modo di rappresentare i cittadini, almeno finché siamo in democrazia!

 

Una cittadina

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