Il paradiso dei nostri amici animali: l’intervista ad Andrea Martini di Animals Paradise

I nostri amici a quattro zampe sono diventati ormai parte integrante delle nostre vite, e in molti vogliono che continuino a starci vicino anche dopo la loro scomparsa. Da qui nasce l’importanza di realtà come Animals Paradise, che svolge anche un’importante compito sociale, su tutto il territorio di Modena. “Abbiamo un accordo già con tre comuni, Formigine, Fiorano e Maranello, – ci spiega il socio fondatore Andrea Martiniper il servizio di raccolta su suolo pubblico, ovvero per quanto riguarda gli animali investiti. In più Maranello offre anche un servizio al cittadino: come Comune si accolla il costo di una cremazione collettiva degli animali dei propri cittadini. Questo denota una sensibilità altissima verso gli animali tra i comuni della provincia di Modena”.

 Martini, come nasce “Animals Paradise“?
Questa avventura che io e il mio socio (Fabrizio Benedetti ndr) abbiamo intrapreso è nata da esperienze di lutto. Abbiamo avuto anche noi degli animali e a me è capitato di avere appunto un lutto tre anni fa. Andai in questa clinica veterinaria e chiesi se era possibile avere un servizio di cremazione. Accadde di sabato e purtroppo non c’era un forno a disposizione, e ci sarebbe stato da aspettare qualche giorno. Io ero completamente all’oscuro di che cosa potesse comportare: da lì decisi di approfondire, perché penso che sia un servizio molto utile. Perciò abbiamo seguito dei corsi per poter riuscire ad aprire questo tipo di attività. Tra mille difficoltà burocratiche, siamo riusciti ad aprire, ma poi è arrivata l’emergenza Covid. Fortunatamente grazie ai social, e tramite i feedback molto positivi da parte delle famiglie, ad oggi siamo molto contenti”.

Questo tipo di lavoro si è evoluto molto nel corso degli anni…
Si, adesso c’è molta più attenzione verso gli animali. Qualche tempo fa c’erano molti più maltrattamenti, e quando c’era un decesso, il corpo veniva portato nei grandi inceneritori, o gettati nei cassonetti. Non si sapeva come gestire la situazione, soprattutto per le persone che abitavano in appartamento, e non avevano neanche un terreno dove poterlo sotterrare. C’era l’esigenza di poter trovare una soluzione diversa”.

Che tipo di animali trattate?
Di tutti i tipi: abbiamo avuto un’anatra, un criceto, un petauro, addirittura una signora è venuta con un pesce rosso. Purtroppo le abbiamo dovuto dire che dentro un forno crematorio non ne sarebbe rimasto niente. Perciò l’abbiamo istruita in un diverso modo. Non c’è una diversificazione: trattiamo tutti gli animali a cui si è voluto bene, dai più grossi ai più piccoli e di tutte le razze”.

Fate anche servizio di tumulazione o solo di cremazione?
Quando abbiamo aperto volevamo indirizzare le famiglie che lo avessero chiesto verso un cimitero degli animali, ma purtroppo nelle nostre zone non esiste. Perciò non offriamo solo servizio di cremazione, ma anche di consulenza di come poter sotterrare il proprio animale in giardino, che si può fare solamente seguendo alcuni accorgimenti, previsti dalla legge. Non si può fare la semplice buchetta e mettere dentro l’animale”.

Vi occupate anche della parte burocratica?
Si, che non è altro la rilevazione del chip o del tatuaggio dell’animale, e tramite quel numero comunichiamo all’anagrafe canina del decesso per la cancellazione. Infine rilasciamo anche un certificato di cremazione, per chi ce lo chiede”.

In quali zone operate?
Prevalentemente tra Modena e Reggio, ma anche in tutta l’Emilia-Romagna: ci è successo di andare a Rimini, Rovigo, Ferrara e Bologna. E’ un servizio molto richiesto e ci sono alcune città che ne sono sprovviste. Abbiamo un furgone autorizzato dall’Asl, adibito al trasporto. Andiamo dove c’è bisogno”.

 

di Mattia Amaduzzi

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