Nell’approssimarsi del decimo anniversario del sisma, il Gruppo Liste Civiche PD Bassa Modenese lancia il progetto di una ciclovia di rango regionale che colleghi i territori e le comunità colpite dal sisma del 2012, dall’Alto Ferrarese (Bondeno e Ferrara stessa), alla Bassa Reggiana (Gualtieri e Brescello), passando per la Bassa Modenese. 100 km di ciclovia (in allegato il tracciato) che costituirebbero anche una attrattiva connessione fra Ciclovia del Sole e l’altra grande ciclovia europea, l’Eurovelo 8 – Vento che percorre il Po. La mozione che articola questa proposta, a firma del capogruppo Paolo Negro, insieme ai consiglieri Andrea Ratti e Margherita Novi, è stata approvata all’unanimità nel corso della seduta del Consiglio dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, tenutasi ieri sera.
“Nei mesi scorsi si è aperto un dibattito circa il collegamento fra l’Eurovelo 8 Vento sul Po e la nostra Ciclovia del Sole, un collegamento da Bondeno a Mirandola – spiega il capogruppo Paolo Negro – Il progetto può e deve essere più ambizioso: dotare tutta l’area vasta a sud del Po, colpita dal sisma del 2012, di una ciclovia di rango regionale che, con un andamento est – ovest, accomuni e unisca tra loro territori e comunità colpite, dall’Alto Ferrarese, fino alla Bassa Reggiana, passando per la Bassa Modenese. Questa Ciclovia regionale potrebbe contare su molti tratti già realizzati o in fase di realizzazione, come il tratto Ferrara-Bondeno, il tratto Finale Emilia-Massa Finalese-San Felice sul Panaro, lungo l’ex Sefta, il tratto della Ciclovia del Sole da San Felice a Concordia. I tratti mancanti, da Concordia a Brescello e da Finale Emilia a Bondeno sono già previsti dalla pianificazione provinciale e regionale. Si tratta di raccordare e pianificare il tutto con la logica di un’unica ciclovia che abbracci questi territori per raccontarne la rinascita post terremoto, una ciclovia che costituirebbe una variante assolutamente attrattiva per chi percorre l’Eurovelo 8 e un raccordo eccellente fra questa e la Ciclovia del Sole. Valorizzando entrambe e soprattutto le eccellenze del nostro territorio e di tutta l’area vasta a sud del Po. Siamo nel decimo anniversario del terremoto del 2012 che ha colpito questi territori che ora nella propria traiettoria di sviluppo post ricostruzione debbono certamente innestare più elementi innovativi possibili, per la valorizzazione della propria rinascita anche in termini di attrattività per il movimento del cicloturismo che sta avendo una crescita esponenziale destinata a diventare strutturale”.