Pavullo, al Mac Mazzieri fino al 10 novembre una rassegna di cinema d’autore

Prosegue la rassegna di film d’autore, tra classici del cinema restaurati, documentari e titoli passati in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Festival di Cannes a Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano. Ingresso unico € 5, inizio proiezioni ore 21.

Stasera, mercoledì 20 ottobre da non perdere “Madre” – in concorso al Festival di Cannes nel 2009 nella sezione ‘Un Certain Regard – regista il coreano Bong Joon-ho premio Oscar con “Parasite”. Do-joon è un ragazzo con problemi mentali, bizzarro ma apparentemente inoffensivo, che viene accusato del brutale omicidio di una ragazza. La madre si rifiuta di accettare questa verità e, dopo aver compreso che polizia e avvocati non vogliono fare niente per sovvertire l’andamento delle cose, si impegna da sola nell’impresa di scoprire il vero colpevole e scagionare così il figlio. L’intenso ritratto di una madre disposta a tutto per provare l’innocenza del figlio.

Si intitola “Il ragazzo più bello del mondo” il documentario di Kristina Lindström e Kristian Petri sullo schermo del Mac Mazzieri mercoledì 27 ottobre. Nel 1970, il sessantaquattrenne Luchino Visconti è in cerca dell’imberbe protagonista del film “Morte a Venezia”. Finalmente lo trova a Stoccolma: è l’esordiente Björn Andrésen, ha quindici anni e per il regista milanese incarna la bellezza perfetta di Tadzio, il ragazzino algido che sulla pagina von Aschenbach, artista in disfacimento fisico, desidera e contempla da lontano. Presentando il film in anteprima a Londra l’anno dopo, Visconti descrive Andrésen come “il più bel ragazzo del mondo”, e la definizione inchioda il giovane attore, la cui immagine è “di proprietà” da Visconti per tre anni, non solo all’attenzione ossessiva dei media, ma di uomini attratti dal modello etereo e inaccessibile di Tadzio. Lo aspettano il clamore del Festival di Cannes, una maturità alla ricerca di affetti mai avuti e una tournée micidiale in Giappone, dove l’immagine di “angelo della morte” ispirerà perfino il manga Le rose di Versailles, meglio noto da noi come Lady Oscar: lo ammette la sua stessa autrice, RiyokoIkeda, orgogliosa di aver inconsciamente colto la costitutiva tristezza di Andrésen.

Ancora un film francese – questa volta una commedia – il titolo del 3 novembre: “I profumi di Madame Walberg” di Grégory Magne con Emmanuelle Devos e Grégory Montel. Guillaume Favre è uno chauffeur separato dalla moglie e dal mondo. Il suo reddito, fluttuante come la sua vita, è appeso a un filo: ai tre punti che gli restano per non perdere la patente e la figlia, di cui la madre ha la custodia piena. Ma un giorno, come una sfida, il suo capo gli affida madame Walberg, cliente capricciosa e ‘naso’ reputato nel mondo dei profumi di lusso. Anne Walberg è capace di avvertire ogni genere di odore e di ricostruire un profumo in funzione di opportunità industriali o economiche. Egocentrica e maniacale, non riesce a scoraggiare Guillaume, determinato a resistere. Così, contro ogni logica, Anne e Guillaume finiscono per intendersi, producendo insieme una fragranza nuova.

La prima parte della rassegna di cinema d’autore “Festival” si chiude il 10 novembre con l’ultimo capolavoro del regista americano Paul Schrader “Il collezionista di carte” con Oscar Isaac, Tiffany Haddish e Ty Sheridan, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia da poco conclusa. William Tell ha trascorso un decennio in prigione, dove si è letto a fondo le meditazioni di Marco Aurelio e ha imparato a contare le carte, ovvero a tenere traccia di ogni carta giocata durante una partita. Una volta uscito mette a frutto la sua abilità girando per i casinò d’America e partecipando a numerosi tornei di poker. Non si fa cacciare dai gestori dei casinò perché sa mantenere obiettivi modesti: punta poco, vince (e perde) poco, e si allontana quando il gioco si fa duro. Ma la prorompente La Linda, finanziatrice in cerca di un mago delle carte, gli propone di entrare a far parte della sua squadra e lo convince ad alzare la posta. “Il poker è tutta una questione di attesa” e lo è anche il cinema di Paul Schrader, che costruisce personaggi in bilico portandoli fino all’orlo del salto nel vuoto.

La prenotazione è fortemente consigliata scrivendo una mail a: info@cinemateatromacmazzieri.it indicando la proiezione desiderata, nome, cognome, recapito telefonico e, nel caso di più biglietti, se siete o meno soggetti al distanziamento.  I biglietti prenotati sono comunque da ritirare entro mezz’ora dall’inizio della proiezione scelta.La cassa apre alle ore 20 e chiude alle ore 20.45 per consentire un ingresso alla sala ordinato e privo di assembramenti. Tel. 0536/304034 – info@cinemateatromacmazzieri.it – www.cinemateatromacmazzieri.it

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