Vignola: il 16 novembre al Teatro Fabbri ecco “Il Grigio” con Elio

(Foto di D. Burberi)

Presentato per la prima volta nel 1988, “Il Grigio” è il più importante lavoro in prosa di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, una delle tappe più significative del cosiddetto ‘teatro canzone’. È la storia di un uomo che si ritira in campagna per stare tranquillo, afflitto più da problemi personali che sociali. La sua desiderata solitudine è però disturbata da un piccolo animale: un topo.

Il topo, che sarebbe poi “Il Grigio”, diventa l’elemento scatenante dei suoi incubi e di un inesorabile quanto ironico flusso di coscienza. Ad accogliere la sfida con il grande artista e cantautore milanese, scomparso all’inizio del 2003, è ora un altro frutto della creatività meneghina: Elio (nella foto) di Elio e le Storie Tese.

Lo spettacolo, per la regia di Giorgio Gallione, va in scena al Teatro Fabbri martedì 16 novembre, alle ore 21. Commentando lo spettacolo, Elio ha recentemente dichiarato in un’intervista: “Non mi ero mai confrontato con la produzione di Gaber, nonostante la consideri meravigliosa e intelligente”.

Per me”, spiega invece il regista, “nel 1988, da spettatore e giovane regista qual ero, ‘Il Grigio’ fu un’esperienza intensissima, fondamentale. Una rivelazione. Poi, è arrivata la decisione/occasione di metterlo in scena”.

La lotta contro l’occulto roditore, l’estenuante caccia al topo provoca nell’uomo un risveglio dall’anestesia del presente che lo porterà pian piano a compiere un percorso verso l’accettazione di quel lato oscuro che ciascuno di noi ha dentro, in un crescendo drammatico dal finale imprevedibile. In questo racconto un po’ delirante e un po’ reale, il topo forse esiste o forse no, e la sua tanto agognata fine diventa un rito, un esorcismo per uscire dalla metafora infernale e accettare la propria parte nera: l’altro.

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