Dall’America a Modena in ‘pellegrinaggio al tempio’ del Tortellino d’Oro

Il tortellino modenese, si sa, è praticamente un oggetto di culto globale, la cui devozione non conosce confini e richiama nella nostra città adepti da tutto il mondo. I buongustai, normalmente, accorrono a Modena dai quattro angoli del mondo soltanto per celebrare il rito della degustazione di questa famosa prelibatezza in qualche rinomato ristorante, ma c’è chi è persino disposto a varcare l’Oceano per un ‘pellegrinaggio’ vero e proprio al cospetto di una delle più quotate sfogline geminiane, per apprendere, direttamente alla fonte, canoni e liturgie della preparazione dei turtlein.

E’ quanto accaduto di recente a Tania Raimondi, titolare del pluripremiato laboratorio gastronomico “L’Angolo della Pasta” di via Giardini: contattata via mail ad ottobre da un gruppo di cittadini americani di Los Angeles e Chicago appassionati di cucina emiliana, ha accettato di organizzare per loro nei giorni scorsi un breve ma intenso corso di preparazione di pasta fresca modenese, facendosi così ambasciatrice della nostra città e della tradizione culinaria geminiana presso gli yankee.

Abbiamo ricevuto una mail molto singolare da parte di The Palatum, un tour operator californiano specializzato in turismo enogastronomico – racconta Tania Raimondinella quale si diceva testualmente che ‘Un gruppo di ospiti molto importante ci ha chiesto di organizzare un corso di pasta fresca in Emilia: vogliamo che imparino dai migliori, e visto che avete vinto il Tortellino d’Oro non possiamo pensare ad un’esperienza migliore’. Ovviamente non abbiamo potuto rifiutare…”.

Così Tania e le sue collaboratrici hanno accettato di trasformarsi, per una volta, in insegnanti e divulgare l’arte del tortellino ad un gruppo piccolo ed eterogeneo, composto da imprenditori, medici ed operatori finanziari americani. Tra gli allievi era presente anche Aldo Zaninotto, sommelier di alcuni ristoranti di Chicago, unico del gruppo ad abbinare l’interesse professionale a quello personale.

Data l’eccezionalità di questa occasione, agli ospiti USA è stata assicurata una formazione gastronomica tipica modenese in forma completa: prima di potersi infilare la pettorina da cuoco e cominciare a manipolare farina, uova ed altri ingredienti, infatti, gli aspiranti allievi hanno visitato alcune aziende agricole del territorio in cui hanno visto e toccato con mano come si producono il Parmigiano-Reggiano, l’Aceto Balsamico ed il Lambrusco. Sono poi stati accompagnati anche al Mercato Albinelli, dove hanno potuto immergersi nella più pura tipicità locale tra i molteplici banchi ricchi di colori, profumi e sapori.

Solo dopo aver compreso che dietro il tortellino c’è tutta una filiera dell’eccellenza, quindi, i buongustai americani hanno potuto rimboccarsi le maniche e partecipare alla lezione delle sfogline modenesi, ben liete di poter trasmettere la loro arte a dei discepoli così insoliti.

“E’ stata un’esperienza molto interessante – rivela divertita e soddisfatta Tania Raimondiche ci ha dimostrato una volta di più quanto sia conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo la nostra tradizione gastronomica. Gli americani hanno dimostrato grande attenzione ed entusiasmo. Oltre ai tortellini abbiamo preparato e degustato assieme anche passatelli e rosette, per dare ai nostri ospiti un quadro più completo dei primi piatti tradizionali modenesi. In questa avventura abbiamo voluto coinvolgere anche gli amici della Cantina della Volta, vera eccellenza dell’enologia modenese, che hanno accompagnato la nostra pasta con una degustazione di alcuni degli straordinari vini spumanti da loro prodotti”.

Come simpatico gesto di ospitalità, Tania e le sue collaboratrici hanno fatto trovare agli ospiti americani una bandiera USA fatta di tortellini, colorati di rosso e di blu con pigmenti alimentari per richiamare le stelle e le strisce del vessillo statunitense.

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