Modena Ieri & Oggi: Maria Beatrice d’Este, arciduchessa in convento

No, in questo caso Mary of Modena non c’entra. Parliamo di un’altra Estense, nata esattamente 200 anni fa, nel 1824: Maria Beatrice Anna d’Austria d’Este, ultimogenita del duca di Modena Francesco IV e di Maria Beatrice Vittoria di Savoia. Fu arciduchessa e principessa d’Austria, principessa d’Ungheria, Boemia, Modena e Reggio per nascita; con il suo matrimonio con Giovanni Carlo di Borbone-Spagna, divenne un membro della Casa di Borbone.

Com’è facile immaginare, Maria Beatrice Anna crebbe nel lusso e nel privilegio del palazzo ducale, avendo l’italiano con probabile cadenza geminiana per lingua madre. A 7 anni, quindi con gli occhi di una bambina, dovette essere testimone del tentativo rivoluzionario nel 1831. Come molti sapranno, all’interno del Ducato di Modena, il capo della carboneria locale Ciro Menotti aveva stretto un patto con il padre di Maria Beatrice, il duca Francesco IV. L’accordo tra i due uomini prevedeva che Francesco IV sostenesse e agevolasse attivamente la rivoluzione all’interno dei propri territori e in cambio, una volta ottenuta l’unificazione dei territori sotto un’unica monarchia costituzionale, ne sarebbe diventato il legittimo Re. Il duca tuttavia non fu fedele a Menotti: spaventatosi per l’invio sul territorio di truppe austriache, lo accusò di congiura, condannandolo a morte. Nel frattempo, nelle settimane più pericolose, il duca fece fuggire moglie e figli alla volta della fortezza austriaca di Mantova: un viaggio notturno, su un piccolo convoglio di carrozze. Tornarono pochi mesi dopo.

Contrariamente a quanto era consuetudine, Maria Beatrice venne educata non da precettori personali, ma principalmente da sua madre. La famiglia era molto religiosa, patriarcale, severa. Divenuta maggiorenne, prese parte alle consuete cerimonie della famiglia asburgica. Sua madre morì quando aveva 16 anni, nel 1840; il padre sei anni più tardi, nel 1946. Al trono ducale salì il fratello di Maria Beatrice, Francesco V. Le cronache di famiglia raccontano che da adolescente Maria Beatrice sviluppò alcuni problemi di udito, forse legati alle docce con acqua fredda, consigliate da un medico viennese. In gioventù praticò la pittura e scrisse romanzi per ragazzi. Secondo alcune fonti il conte di Chambord, il giovane pretendente legittimista al trono di Francia, le fece la proposta di matrimonio e venne respinto; alla fine sposò sua sorella maggiore.

Maria Beatrice convolò a nozze a Modena il 6 febbraio 1847 con Juan Carlos di Borbone Braganza, Infante di Spagna e pretendente a quel trono. La coppia si stabilì a Modena, ma presto dovettero fuggire per i moti rivoluzionari del 1848 e raggiungere Vienna. In seguito decisero di raggiungere il fratello di Giovanni Carlo a Londra. La famiglia tornò a Modena nel 1851, dopo che Francesco V ebbe represso la ribellione e ripreso il potere. La coppia ebbe due figli, dai nomi lunghissimi: Carlo Maria dei dolori Giovanni Isidoro Francesco Quirino Antonio Michele Gabriele Raffaele (30 marzo 1848 – 18 luglio 1909) e Alfonso Carlo Ferdinando Giuseppe Giovanni Pio (12 settembre 1849 – 29 settembre 1936).

Giovanni Carlo di Borbone iniziò a sviluppare opinioni sempre più liberali; questo acuì un contrasto tra i coniugi, poiché si opponeva al fatto che i suoi figli venissero stati educati “per diventare gesuiti”, com’era desiderio di Maria Beatrice. Giovanni Carlo si scontrò anche con Francesco V. Il confronto culminò in una resa dei conti aperta; il duca ordinò a Giovanni Carlo di uscire dai suoi possedimenti. Venne concordata la separazione della coppia; Francesco V accettò di pagare a Giovanni Carlo una pensione vitalizia.

Maria Beatrice, dal canto suo, continuò a soffrire di cattive condizioni di salute, trascorrendo lunghi periodi in cura. Si dice che a 40 anni divenne quasi completamente sorda. Religiosissima, nel febbraio del 1872 entrò nell’Ordine delle Carmelitane a Graz, in Austria. Essendo ancora legalmente sposata, ottenne l’approvazione scritta dal marito separato; anche Papa Pio IX rilasciò una specifica autorizzazione.

Nel 1898 venne trasferita nel monastero delle Suore della Croce di Gorizia. Il 10 marzo 1906 Maria Beatrice si sentì improvvisamente male. Si confessò e ricevette l’estrema unzione. Il suo stato peggiorò rapidamente e il 17 marzo entrò in coma, per morire la mattina seguente. Aveva 82 anni. Modena era ormai solo un ricordo sbiadito. (nella foto, una litografia di Franz Eybl che ritrae Maria Beatrice all’età di 22 anni)

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