Aggressioni al personale sanitario: per l’Ausl è un problema di educazione

La scorsa settimana a Reggio Emilia un pregiudicato nigeriano senza fissa dimora ha colpito con un calcio in faccia un’infermiera che lo stava aiutando provocandole un taglio al volto richiuso con punti di sutura.
Domenica sera a Modena un minorenne straniero ubriaco ha invece colpito con un pugno l’infermiera che gli doveva mettere una flebo, poi le ha sputato addosso.
Sono solo gli ultimi due gravi episodi di aggressioni al personale sanitario, il Pronto Soccorso è l’area più a rischio e sempre meno personale è disponibile a lavorare tra le urgenze.
Servirebbe un presidio fisso di polizia armato almeno nei principali ospedali, dicono i sindacati. Per l’Ausl di Modena è un problema di educazione.

La direttrice generale Anna Maria Petrini

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