Maltempo: la conta dei danni nelle campagne della provincia

Foto Coldiretti

Il maltempo che si è abbattuto sulla bassa modenese nel tardo pomeriggio di ieri, con forte vento e grandinate ha colpito duramente anche la campagna. E’ quanto riferisce Coldiretti Modena dopo i primi sopralluoghi in campo effettuati dai tecnici dell’associazione nel corso della mattinata.

A provocare i danni maggiori dell’ennesima ondata di maltempo – riferisce Coldiretti Modena – è stato il vento che da San Felice al carpigiano passando per tutta la bassa modenese si è abbattuto con violenza su coltivazioni e strutture. Le coltivazioni di pere  – informa Coldiretti – sono state colpite proprio nel periodo prossimo alla raccolta, come per le pere Abate a Mirandola per le quali si registrano perdite anche del 50% dei frutti, o addirittura nel pieno della raccolta come nel caso della varietà William. A fare le spese della furia del vento anche i vigneti che nel carpigiano sono stati ribaltati o il mais che è stato allettato rendendo difficili le operazioni di mietitura che partiranno a breve. Il maltempo non ha risparmiato le strutture – ricorda ancora Coldiretti – con capannoni e ricoveri attrezzi scoperchiati o serre divelte come a San Felice“.

Coldiretti raccomanda alle imprese colpite di avviare immediatamente le denunce alle proprie compagnie assicurative soprattutto per i danni alle produzioni (frutta, mais, soia, pomodoro, ecc.), che ai fabbricati ed impianti. È possibile anche segnalare, ai fini di eventuale delimitazione ai sensi della vigente normativa, i danni subiti attraverso il sito della Regione Emilia-Romagna.

La pioggia – sottolinea Coldiretti Modena – era attesa per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento“.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne“.

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