Formula Uno, al via domenica in Bahrain il Mondiale più lungo

credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Il semaforo verde del via al nuovo Mondiale di Formula Uno si avvicina a larghi passi. La seconda stagione automobilistica dell’era Covid partirà domenica 28 marzo in Bahrain e non in Australia come era tradizione da diversi anni a questa parte. Quello che tutti gli appassionati di motori, e in particolare della Ferrari, si apprestano a vivere sarà il Mondiale più lungo di sempre comprendendo ben 23 Gran Premi. Ancora rinviati il Gp di Cina e il debutto di quello del Vietnam, previsto sul circuito cittadino di Hanoi ma cancellato dal calendario a causa dell’arresto del Presidente del Comitato del Popolo della città, che ricopriva un ruolo di primaria importanza riguardo l’organizzazione della gara. Novità assoluta, invece, è il Gran Premio dell’Arabia Saudita, che si correrà il 5 dicembre 2021 sul circuito di Gedda e che porta a tre il numero dei Gp stagionali che si disputeranno in Medio Oriente.

Un importante ritorno, slittato lo scorso anno per l’emergenza Covid-19, è quello del Gp d’Olanda, che manca dal 1985, anno in cui sulla pista di Zandvoort, si impose Niki Lauda con la sua McLaren. Confermate anche due gare inserite la scorsa stagione all’ultimo momento in fase di ricostruzione del Calendario come il Gp dell’Emilia Romagna (diventato quest’anno Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna), in programma all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola il 18 aprile, e quello del Portogallo, la terza prova stagionale del prossimo 2 maggio. La chiusura del Mondiale è prevista per il 12 dicembre, ancora una volta sullo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.

Per quanto riguarda i piloti una delle novità principali riguarda proprio la Ferrari che, dopo sei anni, non presenta al via Sebastian Vettel, passato alla Aston Martin. A fianco del monegasco Charles Leclerc c’è la spagnolo Carlos Sainz Jr, lo scorso anno alla McLaren. I due costituiscono una delle coppie di piloti più giovane della storia del Cavallino Rampante. Il posto di Sainz alla McLaren è stato preso da Daniel Ricciardo a sua volta sostituito alla guida della Renault, diventata quest’anno Alpine F1 Team, da Fernando Alonso, che torna in Formula Uno dopo due anni di assenza. Novità anche alla Red Bull dove il messicano Sergio Perez ha sostituito Alexander Albon, al fianco del confermatissimo Max Verstappen. Invariata invece la coppia della Mercedes campione del mondo, che presenta ancora Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Si parte, come già scritto, il 28 marzo in Bahrain, sul circuito Sakhir di Manama, una pista particolare perché, essendo posizionata al centro di un deserto, soffre del problema della sabbia soffiata dal vento che potrebbe compromettere la regolarità della corsa. Andando a scorrere l’albo d’oro di una gara relativamente giovane (la sua prima volta nel Mondiale risale al 2004, quando fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari), vediamo che la Rossa di Maranello in Bahrain ha tagliato per prima il traguardo sei volte (oltre al già citato precedente di Schumacher ci sono stati due successi di Felipe Massa, uno di Fernando Alonso e due di Sebastian Vettel). Cinque invece i successi della Mercedes, quattro dei quali con Lewis Hamilton e uno soltanto, quello del 2016, con Nico Rosberg. Per il resto due sono state le vittorie della Renault (2005 e 2006 entrambe con Fernando Alonso), due quelle della Red Bull, sempre con Vettel, e una soltanto per la Brawn, quella del 2009 con Jenson Button alla guida.

di Giovanni Botti

 

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