E’ stata una vera e propria prova di forza quella offerta dal Modena sul campo dell’Olbia. I canarini hanno preso subito in mano il gioco mettendo sotto i padroni di casa e hanno rischiato qualcosa soltanto nell’occasione del rigore prima provocato poi parato da Gagno. Ora, dopo tre vittorie consecutive che hanno rilanciato gli uomini di Tesser in classifica, c’è bisogno di dare continuità a questo filotto di successi anche al Braglia, domenica 31 ottobre alle 14,30, contro la Carrarese. Si tratta di una gara particolarmente ostica sia per il valore della squadra guidata da Totò Di Natale che per una tradizione sfavorevole che ha visto i gialloblù quasi sempre soffrire e spesso perdere nel proprio stadio contro i marmisti. Una sfida quella tra Modena e Carrarese che è stata una sorta di piccolo classico nei campionati di serie C1 degli anni ‘80 e ‘90. Tredici sono i confronti ufficiali al Braglia in campionato (due invece quelli in Coppa Italia di serie C, entrambi vinti dal Modena). Il bilancio parla di tre successi dei canarini, tutti sofferti e faticosi, cinque i pareggi e cinque le vittorie della squadra toscana, due delle quali portarono all’esonero dell’allenatore modenese.
La prima sfida giocata in terra geminiana risale al 1° maggio del 1983. La neopromossa Carrarese, guidata da Corrado Orrico, era la grande sorpresa del torneo (terza alla fine dietro Triestina e Padova), mentre il Modena era la principale delusione dopo il grande campionato precedente. Finì 1-1 con il vantaggio gialloblù firmato su rigore da Lele Messina e il pareggio ospite di Del Nero. L’anno successivo ci fu la prima cocente sconfitta per i Gialli. Un 4-1 senza attenuanti (il gol modenese fu firmato da Mauro Melotti), che portò all’esonero di Mario Caciagli, sostituito dal tecnico delle giovanili Franco Cresci per evitare rischi nelle ultime quattro partite. Un anno più tardi, maggio 1985, il Modena ebbe per la prima volta la meglio in casa contro i marmisti, 1-0 con rete di Rabitti e squadra di Mascalaito lanciata verso un finale in crescendo, che sarebbe stato la base per il grande campionato successivo, quello del sospirato ritorno in serie B.
Un’altro precedente decisamente negativo per i gialloblù è quello del campionato 1988-89. La società, dopo la retrocessione dell’anno precedente, si era affidata per il riscatto ad un tecnico di categoria come “Ciapina” Ferrario, reduce da un buon torneo a Trento, mentre sulla panchina della Carrarese sedeva un giovane Marcello Lippi. Alla 10ª giornata un Modena in difficoltà fu sconfitto per 1-0 in casa dai toscani (rete di Picasso) e il presidente Farina decise per l’avvicendamento in panchina, con Ferrario sostituito da Mario Vivani. Nel marzo del ‘90, invece, ci volle soltanto un rigore di Nitti (foto) al 92’ per consentire al tostissimo Modena di Ulivieri di battere la Carrarese guidata da Beppe Savoldi.
Tornati in serie C dopo quattro campionati di B, i gialloblù si ritroveranno di fronte gli azzurrogialli, perdendo al Braglia in altre tre occasioni – 1-0 nel 1994-95 e nel 1996-97 (partita quest’ultima con Alberto Bollini e Silvio Baldini sulle rispettive panchine) e addirittura 3-0 nel 1999-00 – e vincendo una sola volta (2-1 in rimonta con doppietta di Bizzarri nel 1998-99). Significativo anche l’ultimo precedente, quello del 26 novembre 2000. Proprio la partita giocata contro la Carrarese, fu la prima giocata dal Modena di De Biasi a una settimana dalla drammatica trasferta di Como con il pugno di Ferrigno a Bertolotti. Il risultato? 1-1 con il pareggio della Carrarese in pieno recupero (autorete del portiere Armellini, che nell’occasione subì però un evidente fallo non rilevato dall’arbitro) dopo il gol canarino di Fabbrini (foto).
di Giovanni Botti