Storie Gialloblu: a Cittadella grandi vittorie e sconfitte rovinose

(Foto Campanini-Baracchi)

Il mese di novembre, per il Modena calcio, inizia con una trasferta, quella di domani, sabato 5 (inizio alle ore 14), sul campo del Cittadella. Quella dei padovani è una piccola realtà che però negli anni, grazie al grande lavoro del ds Marchetti e ad ottimi allenatori come Foscarini e Venturato, si è assestata nella categoria, sfiorando addirittura la serie A con le due finali play off perse nel 2019 e nel 2021. Quest’anno la squadra granata ha iniziato la stagione con un obiettivo diverso, una salvezza tranquilla, e in panchina è guidata da un ex collaboratore degli stessi Foscarini e Venturato, Edoardo Gorini. Quella tra Cittadella e Modena è una sfida piuttosto giovane – i patavini, come società, sono nati soltanto nel 1973 – ma che ha vissuto alcuni episodi importanti a cavallo tra gli anni 2000 e i 2010. I precedenti ufficiali giocati in Veneto sono undici, dieci in campionato (8 in B e 2 in C1) e uno in Coppa Italia. Il bilancio è in perfetta parità: quattro vittorie a testa e tre pareggi, curiosamente tutti per 1-1.

Il primo confronto tra le due squadre risale al campionato di C1 1998-99 e in quell’occasione il neopromosso Cittadella, guidato da Ezio Glerean, un seguace del calcio offensivo alla olandese, batté i Gialli di Stringara per 3-1, rimontando con una doppietta di Beretta e un gol di Scarpa, la rete iniziale del canarino Cecchini. L’anno successivo, invece, fu il Modena di De Biasi, ancora non Longobarda, ad andare ad espugnare il Tombolato con una rete di Solari. A fine stagione però i veneti furono promossi in serie B, superando nella finale play off il Brescello di Romano Amadei con una rete di Mazzoleni in pieno recupero. Due anni più tardi le due squadre si ritrovarono di fronte in serie B e in quell’occasione Amadei, divenuto patron del Modena, si prese la sua rivincita. I canarini di De Biasi, infatti, il 6 maggio del 2002 vinsero a Cittadella 3-1 grazie alle reti di Mauri, Fabbrini e Kamara, e conquistarono il primo match point per la promozione in serie A, poi trasformato una settimana più tardi a Marassi contro il Genoa. Il Cittadella, dal canto suo, tornò in serie C.

Prima di un nuovo confronto tra patavini e canarini passarono quasi quattro anni. Fu infatti nell’estate 2005 che la Coppa Italia mise di fronte il Modena di Pioli e della nuova coppia d’attacco Bucchi-Colacone al Cittadella di Foscarini che si stava attrezzando per ritentare la scalata alla B. Fu una partita strana, che vide il Modena andare in vantaggio di due gol (Gemiti e Tisci), e subire nel finale la clamorosa rimonta dei veneti che, grazie al gol di Amore e alla doppietta di Colussi, si imposero 3-2 e passarono il turno. La squadra granata tornò in serie B nel 2008, quando l’avventura di Amadei alla guida della società gialloblu era ormai agli sgoccioli. Il 29 marzo 2009, in un Tombolato bagnato dalla pioggia, i Gialli di Gigi Apolloni subirono una delle battute d’arresto più pesanti di quel torneo, un 4-0 senza attenuanti firmato da Oliveira, Bonvissuto e da una doppietta di Meggiorini. Molti quel pomeriggio pensarono che la rimonta dei canarini verso la salvezza fosse finita lì. Invece il Modena si riprese e completò la sua rincorsa a Trieste a sette minuti dalla fine del campionato.

Negli anni successivi ci furono due pareggi per 1-1 (nel primo, quello del 2009/10, il gol dei veneti fu realizzato su rigore da Matteo Ardemagni, futuro bomber gialloblu), e una vittoria del Cittadella nel 2011 firmata da Maah e Vitofrancesco. L’anno dopo il Modena, guidato in quel momento da Dario Marcolin, andò ad espugnare lo stadio dei veneti con un netto 3-0 grazie alla doppietta del ex Ardemagni e a una autorete del difensore Pellizzer. Vittoria canarina anche nel 2014, ma molto più sofferta. I Gialli di Novellino, in crescita dopo una prima parte di campionato non facile, vinsero al Tombolato 1-0 grazie ad un rigore concesso al 95’ per una trattenuta in area su Molina e trasformato da Mazzarani. Fu la prima vittoria esterna stagionale per Babacar e compagni, quella che probabilmente diede alla squadra la consapevolezza di poter risalire fino ai play off. L’ultimo confronto tra canarini e granata si giocò, invece, un anno più tardi e finì in parità, 1-1, con le reti di Schiavone e Kupisz.

di Giovanni Botti

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