Alla Delfini, il 18 novembre, il cibo del futuro in “Scienza da mangiare”

“Il futuro nel piatto”, come potrà la terra sostenere la produzione di cibo per una popolazione che nel 2050 arriverà a 9 miliardi di persone, è il tema del nuovo appuntamento con “Scienza da mangiare”, in programma venerdì 18 novembre, alle 18.30, alla Biblioteca Delfini di Modena. Protagonisti dell’incontro, a ingresso libero, sono il biologo Mauro Mandrioli, docente di Genetica e direttore del Digitag Lab di UniMoRe, e l’agronomo, giornalista e scrittore Antonio Pascale.

Insieme, Mandrioli, autore di “Nove miliardi a tavola. Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0”, e Pascale, autore di “Pane e pace. Il cibo, il progresso, il sapere nostalgico” e del recentissimo “Un Orto al Centro. Educare alla sostenibilità”, parleranno di agricoltura (un processo talmente umano da non avere nulla di “naturale”), di come l’uomo, da sempre, addomestichi e selezioni le piante per renderle un cibo migliore, di come questa selezione sia stata accelerata grazie ai miglioramenti delle tecniche di laboratorio e all’innovazione scientifica e di come lo sviluppo delle tecnologie per l’agricoltura potrà contribuire a garantire la produzione di cibo per un’umanità in continua crescita che abita un pianeta che non si può allargare.

L’appuntamento fa parte del programma di “Scienza da mangiare”, il mese della scienza promosso dalle Biblioteche e dall’Archivio storico del Comune di Modena, in collaborazione con UniMoRe, che quest’anno è dedicato, appunto, al cibo con l’obiettivo di scoprire e raccontare le relazioni, a volte imprevedibili, tra la pratica culinaria e la teoria scientifica. Dalle tecniche di cottura alla combinazione degli ingredienti, dall’eredità della tradizione alle sorprese di un futuro alimentare già molto vicino, “Scienza da mangiare” propone un viaggio per grandi e piccoli, fatto di incontri, osservazioni ed esperimenti, guidato dai migliori esperti.

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