Scuole Media si cambia: ecco tutte le novità dell’anno scolastico 2019/2020

Foto di repertorio

Il nuovo anno scolastico 2019/2020 porterà a Modena parecchie novità, frutto di una riflessione che ha coinvolto l’Ufficio scolastico di Modena, l’Assessorato alla scuola del Comune, i dirigenti dei dieci Istituti comprensivi cittadini, i docenti e i genitori dei ragazzi e delle ragazze. Tra queste, la novità più appariscente e con il maggior impatto sulle famiglie, è quella che riguarda gli orari delle lezioni. Sulle scuole secondarie di primo grado, le scuole medie, otto istituti su dieci hanno convenuto di passare alla ‘settimana corta’, ovvero le lezioni curricolari si svolgeranno per lo più dal lunedì al venerdì, pur mantenendo inalterato il tempo-scuola complessivo, con l’apertura del sabato dedicata a laboratori, recuperi o materie cosiddette ‘extracurricolari’.

Il quadro complessivo è ovviamente molto più complesso di così e include le peculiarità di ciascuna area di riferimento, ma al centro delle novità per tutti gli istituti ci sono gli studenti e il tentativo di connettere la scuola alle mutevoli esigenze di una società complessa, come sottolinea l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza: “Al centro resta il benessere dello studente, la realizzazione di un ambiente favorevole all’apprendimento con l’obiettivo di riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società per una comunità educante in grado di raccogliere le sfide che vengono dalla società complessa e di tradurle in opportunità formative concrete”. Dirigenti e assessore, insieme a Silvia Menabue dirigente dell’VIII Ambito di Modena, sono arrivati a una proposta sull’organizzazione didattica comune all’intero sistema scolastico modenese.

Che siano a cinque o a sei giorni settimanali, i modelli orari di ciascun istituto promuovono attività di laboratorio e una didattica interattiva, per stare al passo con la società della conoscenza e dell’informazione, non farsi sfuggire la formidabile opportunità rappresentata dalle nuove tecnologie e dai linguaggi digitali e consolidare il dialogo con il territorio. I dieci Istituti propongono un’offerta estremamente differenziata che prevede ‘l’introduzione massiccia di attività laboratoriali’.

Ecco qualche esempio:

  • alle Cavour si portano avanti progetti pomeridiani di lingue, cittadinanza, coding e legalità;
  • alle Calvino si fanno il giornalino, il percorso cittadinanza e le settimane a tema dedicate a memoria e lettura;
  • alle Mattarella hanno i Club a libera scelta con valutazione e i progetti su inglese, storie di vita e cittadinanza digitale;
  • alle Ferraris seguono un progetto di educazione alla socialità in rete e imparano a programmare;
  • alle Carducci ci sono i laboratori di robotica, pianoforte, manufatti e i compiti insieme;
  • alle Lanfranco si fa arte, immagine, sport e linguistica;
  • alle Guidotti ci sono i giochi matematici, latino, inglese e il potenziamento linguistico;
  • alle Paoli c’è musica, programmazione e cittadinanza digitale;
  • alle San Carlo si fa teatro, sport, lettura e digitale;
  • all’Istituto Marconi ci sono il coro, l’orchestra, il cineforum, lo sport, il coding, il giornalino e persino la radio.

Ricordiamo, infine, che il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha fissato l’apertura delle iscrizioni scolastiche per frequentare il prossimo anno dal 7 al 31 gennaio 2019.

 

di Patrizia Palladino

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