Covid e ritorno alla normalità, il Sottosegretario alla salute Costa a Modena

La presenza a Modena del Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, per partecipare ad un convegno medico dal titolo “Il cambiamento come motore di innovazione: cosa ci aspetta in futuro?”, è stata l’occasione per fare il punto della situazione sulla pandemia e sulle prossime mosse del governo. “La pandemia ci ha insegnato che gli scenari cambiano rapidamente – ha detto il Sottosegretario – ma oggi certamente, rispetto a un anno, fa abbiamo il 92% dei cittadini italiani vaccinati e questo è un elemento di garanzia. Dobbiamo osservare con attenzione i dati relativi all’aumento dei contagi che, fortunatamente, ad oggi non si traduce in un aumento della pressione ospedaliera. E’ questo l’aspetto a cui dobbiamo guardare con grande attenzione, perché abbiamo assolutamente bisogno che i nostri ospedali proseguano nella loro attività ordinaria. Anche questa salva vite umane e poi abbiamo un pregresso da recuperare visto che questi due anni di pandemia hanno fatto ritardare tutta una serie di servizi per i cittadini”.

Il Sottosegretario Costa si è poi soffermato sulla road map annunciata dal governo per uscire dalla pandemia e dalle restrizioni, con una serie di allentamenti che partiranno subito dopo l’uscita dallo stato di emergenza il 31 marzo. “La road map è confermata – spiega – io credo che dopo due anni di restrizioni e regole, dopo che gli italiani hanno aderito in maniera importante alla campagna di vaccinazione, era giusto dare delle prospettive, delle positività e provare a guardare al futuro con maggiore serenità. Ovviamente, anche nell’allentamento delle misure abbiamo applicato il criterio della gradualità, quello che avevamo impiegato anche nella introduzione delle regole stesse. Ovviamente ci vogliono ancora tanta prudenza e tanta responsabilità, ma mi pare che gli italiani in questi due anni l’abbiano ampliamente dimostrata”.

Sul Green Pass, spesso criticato, Costa è molto chiaro: “E’ stato uno strumento – dice – che ci ha permesso di raggiungere un risultato importante per quanto riguarda la campagna vaccinale. E dobbiamo anche dire che proprio il Green Pass ci ha consentito di mantenere aperto il paese anche quando altri vicini a noi, Austria e Germania ad esempio, hanno dovuto reintrodurre misure restrittive come il lockdown. Dopo di che bisogna anche dire che noi parliamo di riaperture quando in realtà per un cittadino italiano vaccinato non c’era nessuna restrizione, riaprire significa ridare spazi di libertà a coloro che hanno deciso liberamente, sbagliando, di non vaccinarsi. Dobbiamo essere chiari, se adesso il nostro paese torna alla normalità il grazie lo dobbiamo dire non ai cittadini che non si sono vaccinati, ma a quelli che si sono vaccinati”.

Infine due parole sul futuro della campagna vaccinale e su una possibile quarta dose. “Io parlerei piuttosto di richiamo annuale più che di quarte o quinte dosi”, specifica il Sottosegretario. “Tra l’altro la scienza sta facendo enormi passi in avanti e noi confidiamo di arrivare ad avere un vaccino unico che comprenda l’anti influenzale e l’anti covid, ma si tratterà, lo ripeto di un richiamo annuale”.

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