Modena: ecco 20 milioni di contributi dal Governo per il Bando rigenerazione

È di 20 milioni di euro il contributo destinato dal Governo al Comune di Modena con il cosiddetto Bando rigenerazione. Il finanziamento servirà per completare il progetto di restauro e riqualificazione dell’edificio ex Enel nel comparto Amcm (è in corso il cantiere del primo stralcio per il nuovo Teatro delle Passioni) e il recupero dell’ex Fonderie dove già si lavora alla riqualificazione della palazzina: ora si potrà realizzare anche il polo dell’innovazione nel settore dell’automotive nell’intera area edificata.

È stato pubblicato l’ultimo giorno dell’anno dal Dipartimento per gli Affari interni e Territoriali, infatti, il decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, che assegna ai Comuni italiani risorse per 3,4 miliardi di euro per progetti di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. I contribuiti stanziati nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e il Comune di Modena ha ottenuto il totale della cifra richiesta per realizzare, compresi i cofinanziamenti, un investimento complessivo di 25 milioni di euro.

È un risultato importante della strategia che abbiamo avviato con il programma Next Generation Modena – commenta con soddisfazione il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e ci consentirà di realizzare interventi che rappresentano opportunità di sviluppo della città in campo culturale ed economico, con particolare attenzione al futuro dell’automotive. E tutto ciò senza ulteriore consumo di suolo, in linea con gli obiettivi di rigenerazione che abbiamo messo al centro del nuovo Piano urbanistico generale assunto proprio nei giorni scorsi con il voto del Consiglio comunale”.

Il contributo assegnato per il completamento dell’ex Enel è di 6 milioni e 800 mila euro e l’intervento richiederà un cofinanziamento di 2 milioni e 450 mila euro. Il progetto (l’esecutivo è in fase di completamento) è stato sviluppato con la collaborazione della Fondazione di Modena sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto nel novembre del 2020 proprio per l’elaborazione congiunta di progettazioni strategiche a sostegno dello sviluppo del territorio con riferimento alle opportunità che si sarebbero prospettate con il programma europeo “Next generation Eu”. Verrà costruita una seconda sala teatrale complementare a quella da 150 posti in fase di realizzazione e recuperando completamente l’edificio che ospitava la centrale elettrica.

Il contributo assegnato per le ex Fonderie servirà per realizzare il Dast (Distretto per l’Accelerazione e lo sviluppo della tecnologia) ed è diviso su due progetti: 2 milioni di euro per lo stralcio 2B e 11 milioni e 200 mila euro per lo stralcio 3, con un cofinanziamento complessivo per circa 2 milioni e 580 mila euro. I due stralci si aggiungono a quelli del cantiere esistente nell’area della palazzina (destinata a diventare la sede dell’Istituto storico) e al cosiddetto stralcio 2 A il cui quadro economico del progetto esecutivo, già finanziato per 4 milioni e 451 mila euro, è stato approvato dalla giunta nella seduta del 28 dicembre: ospiterà il Motor Valley Accelerator.

Con il progetto del Dast, sviluppato da Democenter-Sipe in collaborazione con Fondazione di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia e Consorzio attività produttive, verranno messi a disposizione della città laboratori di ricerca e strutture per lo sviluppo tecnologico dell’automotive, startup, incubatori e acceleratori d’impresa.

Il programma Next Generation Modena ha già ottenuto finanziamenti per oltre 14 milioni di euro per il Pinqua (il Programma innovativo nazionale qualità dell’abitare confluito nel Pnrr), per oltre 4 milioni di euro per il teatro delle scuole Carducci (fondi Pnrr), per la progettazione della Casa delle idee digitali (529 mila euro), per l’acquisto di nuovi scuolabus elettrici (quasi 800 mila euro) e ha consentito di presentare candidature per altri interventi nei settori della scuola, del sociale, della casa, della cultura e dello spettacolo, dell’ambiente e della mobilità sostenibile.

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