Turismo, Modena si prepara: l’intervista al presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari

L’estate si avvicina e il virus ha rallentato la sua corsa. Con la bella stagione, si torna a parlare anche di turismo. Dopo oltre un anno di pandemia, cosa dicono i numeri sullo stato di salute del turismo modenese? Lo chiediamo a Giuseppe Molinari, presidente della Camera di Commercio di Modena. “Il 2020 – spiega Molinari – è stato un anno da dimenticare per il turismo in tutta Italia. A Modena i turisti nel 2020 sono stati 325mila, contro i 721mila del 2019, un calo del 54,9%. Gli esercizi alberghieri hanno perso il 56,4% degli arrivi, con gli alberghi di categorie superiori che hanno accusato le perdite maggiori. Per gli esercizi extralberghieri il calo si ferma al 45,9%; meno penalizzati gli agriturismi con un -34,1%. Tuttavia, i soggiorni sono stati più stanziali, la media delle notti passa da 2,3 nel 2019 a 2,8 nel 2020, il numero dei pernottamenti è calato del 46,3%, 895mila nel 2020 contro 1.665mila del 2019. Anche qui, le strutture extralberghiere hanno registrato soggiorni più lunghi, con 7,1 notti, e di 4,3 notti gli alloggi in affitto. Ora occorre concentrarsi sulla ripartenza e farsi trovare pronti per cogliere le opportunità dell’estate”.

Il turismo è fatto soprattutto, ma non solo, di ristorazione e accoglienza, è quest’ultima ad aver sofferto di più?
Il settore dell’accoglienza è stato duramente colpito. Per questo la Camera di Commercio di Modena ha sviluppato un’iniziativa di supporto alla ricettività, in collaborazione con Unioncamere, Apt Servizi e Modenatur, per rilanciare il turismo. L’iniziativa, Welcome to Modena, mira a incentivare i soggiorni con l’emissione di buoni acquisto da spendere sul territorio. I turisti che prenotano, sul portale www.welcometomodena.it, un soggiorno di almeno due notti in strutture ricettive della provincia aderenti, ricevono dei voucher fino a un valore di 100 € per camera e soggiorno, da spendere nelle imprese accreditate. E’ un progetto di filiera che coinvolge imprese ricettive e comparti che ruotano attorno al turismo come ristorazione, commercio, musei, escursionismo e agenzie di viaggio”.

Apt Servizi della Regione ha promosso uno spot dedicato alle Città d’arte e cultura dell’Emilia-Romagna che vede come testimonial l’attore Stefano Accorsi. Uno spot può fare la differenza?
Lo spot è accattivante, racconta il fascino e la poesia del territorio attraverso bellissime immagini, la ricchezza di pro- poste che offre, e nel testo non manca l’ironia che ci contraddistingue. Questa campagna pubblicitaria sarà un valido incentivo per fare apprezzare le attrattive della nostra terra e suscitare il desiderio di scoprirle in prima persona. Il ruolo degli influencer è molto importante, specie tra i giovani, e la scelta di un attore popolare e stimato, originario del nostro territorio, può risultare vincente e attrarre curiosità che si concretizza in prenotazioni e soggiorni”.

Una volta soddisfatte le linee guida nazionali, alcuni chiedono di vaccinare prima gli addetti al turismo con l’idea che la vaccinazione sia un valore aggiunto per attirare turisti. Condivide o sono più efficaci le campagne di comunicazione mirate?
La campagna vaccinale procede in base a linee guida nazionali che è giusto siano rispettate per conseguire un livello di omogeneità su tutto il Paese. Si ragiona anche di vaccinazioni nelle imprese e in questo ambito ritengo potranno rientrare anche quelle del turismo. La sicurezza per gli ospiti è senz’altro un valore aggiunto che va adeguatamente comunicato ai fini della attrattività turistica”.

Dal 2016, abbiamo stretto un accordo che si chiama Destinazione Turistica Bologna-Modena. Questa scelta ci ha premiato?
Certamente tant’è che si è deciso di rinnovare l’accordo: Bologna e Modena insieme per la ripartenza, di nuovo unite per sfruttare le sinergie, potenziare i prodotti di eccellenza e candidarsi a meta privilegiata per le vacanze all’insegna del plein air in Appennino o alla scoperta dei tanti luoghi di cultura. Dalla Motor Valley alla Food Valley, dai musei classici a quelli dedicati all’automotive con marchi noti in tutto il mondo, fino alla montagna da vivere tutto l’anno, la Destinazione Bologna e Modena offre pacchetti di interesse capaci di coinvolgere un pubblico sempre più ampio. I risultati del sodalizio sono stati più che soddisfacenti: la destinazione Bologna Modena è una realtà che è costantemente cresciuta per movimento turistico dal 2016. Nella nostra provincia gli arrivi sono aumentati dal 2016 al 2019 del 21,77% e i pernottamenti del 17,78%, un andamento allineato a quello della Città di Bolo- gna. I due territori pesano insieme il 27% del totale de- gli arrivi e il 16% dei pernottamenti regionali. Dal 2016, anno di nascita della Destinazione turistica, gli arrivi e i pernottamenti dell’area vasta sono arrivati rispettivamente a 3.130.035 e 6.487.882 nel 2019. Motori, cibo, neve, grandi eventi, arte e verde sono gli asset su cui puntare per crescere ancora”.

di Patrizia Palladino

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