Maranello: sabato 2 aprile open day alla villa di Fogliano, ora “room and breakfast”

Un open day nella villa di Fogliano confiscata alla criminalità organizzata, riconvertita a struttura turistica di “room and breakfast” grazie al progetto dell’amministrazione comunale co-finanziato dalla Regione: il prossimo sabato 2 aprile l’ex bene confiscato, ora completamente ristrutturato, sarà aperto ai cittadini che potranno visitarlo.

La giornata prenderà il via alle ore 9.30 con l’apertura della villa. Alle 11.30 sono previsti gli interventi del sindaco Luigi Zironi, del presidente della Regione Stefano Bonaccini, del Prefetto di Modena Alessandra Camporota, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Antonio Caterino, dell’assessora alla legalità di Maranello e coordinatrice regionale Avviso Pubblico Mariaelena Mililli, di Enza Rando, Vicepresidente Associazione Libera, di Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale Avviso Pubblico e di Loretta Michelini, Presidente di MondoDonna, la Onlus che gestirà la struttura coinvolgendo donne del distretto con un passato di fragilità.

Donne con storie di sofferenza alle spalle, avviate in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, grazie al progetto del Comune di Maranello che a partire dai prossimi mesi, dopo una opportuna formazione, le vedrà impegnate nella gestione dell’attività di accoglienza e ricezione presso la villa, che offrirà accoglienza turistica del tipo room and breakfast con camere, cucina e servizi.

Una opportunità importante di ripartenza, sul piano personale, sociale e professionale, per donne con una storia individuale difficile, ragazze madri o in difficoltà, inserite in un percorso virtuoso in collaborazione con i Servizi Sociali distrettuali, per dare una svolta alla propria condizione di fragilità e disagio.

Una nuova possibilità di inserimento sociale, di ritorno alla vita lavorativa e di relazione dopo esperienze spesso traumatiche e drammatiche, che si inserisce nel contesto più ampio delle politiche di tutela delle donne intraprese dal comune di Maranello e condivise attraverso il protocollo sulle pari opportunità sottoscritto dai Comuni dell’Unione del Distretto Ceramico.

L’immobile oggetto dell’intervento era stato sequestrato nell’ambito dell’indagine (convenzionalmente denominata Point Break), condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Modena dal 26 luglio 2006, giorno dell’attentato esplosivo all’Agenzia delle Entrate di Sassuolo. L’attività consentì di ricondurre l’attentato ad un’azione di matrice mafiosa e di trarre in arresto sette persone di origine calabrese per il reato di reimpiego di denaro della cosca di ’ndrangheta  “Arena” di Isola di Capo Rizzuto, reato attuato mediante società del modenese (oltre che di reati fallimentari e tributari e una tentata estorsione). Il nucleo investigativo dei Carabinieri di Modena, nell’ambito di un più ampio sequestro preventivo di beni, tra i quali figurava anche la villa di Maranello, la sottrasse dalle mani della criminalità organizzata, all’epoca di proprietà di un imprenditore, arrestato nell’operazione.

A seguito della Sentenza della suprema Corte di Cassazione del 2014, la villa di Maranello è stata definitivamente confiscata ed è successivamente divenuta di proprietà del Comune.

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