Giovanni Torre, la musica incontra la chimica

Il Maestro Giovanni Torre è fondatore e direttore del Coro Tomas Luis De Victoria dal 1972, il Professor Giovanni Torre ha fondato e diretto il dipartimento di Chimica dell’Università di Modena e ha insegnato Chimica Organica fino al 2005. Due vite? No, una sola e sarà lui a spiegarci come ha fatto a unirle.

Maestro, come è nata la passione per la musica e il canto corale?
La mamma, che era di Favignana come il papà, cantava benissimo, veniva da una famiglia di amanti della musica e di suonatori, da lei ho ereditato la passione per la musica che poi ho coltivato. Ho studiato flauto con il maestro di banda di Castelfranco e sono stato in seminario a Bologna per 5 anni, dove è nata anche la passione per il canto corale. Finito il seminario, per mantenermi agli studi, ho fatto parte di un’orchestra da ballo, ‘I Condors’, che si era fatta un buon nome, conosciuto anche ora. Mi sono interessato al canto profano, alla polifonia classica, ai canti popolari e, nel ’72, ho fondato il Coro Tomas Luis De Victoria di Castelfranco, un coro ‘laico’, diciamo, che coltiva anche la musica religiosa.

Quando è arrivato a Castelfranco?
Avevo 4 anni, nel 1940, perché mio padre, che era guardia carceraria, è stato trasferito prima a Verona, dove sono nato, poi qui. Oltre al Coro, ho fondato l’Associazione Emiliano Romagnola Cori e la Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali. Il mio impegno nel canto corale è stato molto intenso e, nel frattempo, mi sono iscritto a musicologia a Bologna e sono stato fondatore e direttore del Dipartimento di Chimica, il primo vero dipartimento dell’Università di Modena, perché gli altri erano istituti. Eravamo intorno agli anni ’80…

E fino al 2005 ha continuato a insegnare, era professore di chimica organica. La scienza e la musica, che cosa hanno in comune?
Molti scienziati erano anche musicisti, pensi ad Einstein o al chimico russo Borodin, che era anche compositore. La scienza chimica ha molto a che fare con il fenomeno sonoro, si spiega bene usando teorie che riguardano i suoni. Io facevo lezione con la chitarra, usavo la musica e i ragazzi si entusiasmavano. Sabato sera 19 novembre, al Teatro Dadà, con questi ragazzi ormai laureati, faremo uno spettacolo usando il repertorio di canti di allora, ‘Quando la chimica incontra la musica’. La serata è in favore dell’Associazione Curare il Dolore.

L’anno scorso il Comune di Castelfranco le ha conferito, un’importante onorificenza, la menzione d’onore per i suoi meriti musicali. Emozionante?
Eccome! Guardi, sono stati tre i momenti in cui mi sono emozionato e sorpreso: il primo con il Comune, che proprio non me lo aspettavo, poi per la presidenza onoraria dell’Associazione Emiliano Romagnola Cori e il terzo per una targa che ho ricevuto a giugno, in occasione dell’incontro dei cori della provincia di Modena. Tre emozioni grandi, se ce ne fosse una quarta, potrei svenire!

Nemo propheta in patria’ per lei non vale, anzi…
Sì, non saprei… Si tratta, però, di capire cosa si intende per ‘profeta’! Io non miro a diventare un soggetto che abbia valenza più di quanto non ne abbia avuta fino ad ora. Diciamo che non mi considero un profeta!

di Patrizia Palladino

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