Il sogno dei tifosi del Sassuolo si è avverato e i neroverdi, compiendo un’altra grande impresa, si sono qualificati per la fase a gironi dell’Europa League, entrando di fatto nell’Europa calcistica che conta. Netti i successi nei due turni preliminari contro gli svizzeri del Lucerna e una nobile decaduta del calcio continentale come la Stella Rossa di Belgrado, con vittorie limpide in casa e pareggi in trasferta. Il bello però viene adesso. L’urna di Nyon ha regalato alla squadra di Di Francesco un girone affascinante, ma anche, sulla carta, alla sua portata, con Athletic Bilbao, Rapid Vienna e i belgi del Genk. Si parte giovedì 15 settembre al Mapei Stadium contro il Bilbao.
La compagine basca, il cui vero nome è semplicemente Athletic Club, è da anni una presenza quasi fissa nelle coppe europee e, nell’ormai lontano 1977, riuscì nell’impresa di arrivare fino alla finale di Coppa Uefa, persa soltanto per i gol segnati in trasferta nella doppia sfida che allora concludeva quella competizione, contro la prima Juventus di Giovanni Trapattoni (1-0 a Torino e 2-1 in Spagna). Era quella la squadra di Josè Angel Iribar, una sorta di sosia di Dino Zoff, a lungo anche portiere della Nazionale spagnola. L’Athletic è la squadra dell’orgoglio basco, storicamente composta soltanto da giocatori baschi. Quinti nell’ultima Liga, i biancorossi sono allenati da Ernesto Valverde e hanno nel bomber 35enne Aritz Aduriz, anche nel giro della Roja, il loro giocatore più rappresentativo.
Altra squadra di grande prestigio è sicuramente il Rapid Vienna, uno dei club storici del calcio europeo, nato nel 1899. Nel suo palmares ci sono ben 32 campionati austriaci, una finale di Coppa delle Coppe nella stagione 1984/85, persa contro gli inglesi dell’Everton, e persino due campionati di Austria e Germania unite, dopo l’Anschluss nazista, nel 1938 e 1941. Tra i giocatori cresciuti nel club c’è anche uno dei più forti attaccanti della storia dell’Austria calcistica, Hans Krankle. Secondo nell’ultimo campionato austriaco, il Rapid Vienna è allenato, attualmente, da Michael Buskens e punta in attacco sul talento del giovanissimo brasiliano Joelinton, arrivato in prestito dall’Hoffenheim.
Ultima in questa nostra carrellata ma non certo da sottovalutare, la squadra belga del Genk, nata nel 1988 dalla fusione di due club: il Waterschei e il Winterslag. Nella sua breve storia ha conquistato tre campionati belgi e quattro coppe del Belgio ed è da alcuni anni una presenza costante nelle Coppe Europee. Nel 2002/03 affrontò anche la Roma nel gruppo di Champions League. Un girone quindi certamente non facile per una debuttante come il Sassuolo, ma nemmeno impossibile, dal momento che passano al turno successivo le prime due. E Magnanelli e compagni, dopo una prima mezzora di adattamento nell’esordio di Lucerna, hanno dimostrato di poter dire la loro anche in questa competizione.
di Giovanni Botti
