Animali e freddo, come proteggerli: il parere del Dottor Roberto Pagani

Ancora non fa freddo, ma le temperature stanno calando, è arrivato l’autunno e arriverà presto anche l’inverno. Gli animali, i cani o i gatti e gli altri, sentono il cambio di stagione proprio come noi? Ci aiuta a rispondere a questa e ad altre domande il Dottor Roberto Pagani, medico veterinario: “Anche gli animali, come noi, sentono il cambiamento delle stagioni e anche il loro organismo cerca di attuare strategie adattative che consentano di passare la stagione più sfavorevole nel miglior modo possibile”, ci ha spiegato il dottor Pagani.Ovviamente ci sono differenze tra animali che vivono sempre all’aperto, per esempio alcuni cani, oppure cani e gatti che escono solo in alcuni momenti della giornata oppure che vivono sempre in casa, come ad esempio accade a molti gatti. Per i cani che vivono nei giardini o nei cortili, è bene ispezionare la cuccia che deve essere posta in un posto riparato e non umido, realizzata con materiali coibentanti, magari con panni che vanno cambiati regolarmente. E’ inoltre importante passare molto tempo col proprio cane anche per assicurarsi che, specialmente con temperature rigide, il freddo non provochi problemi alle estremità o in generale non peggiori malattie croniche già presenti”.

Con l’arrivo della stagione fredda, può essere utile cambiare anche la loro alimentazione?
L’alimentazione deve tener conto del fatto che una parte dell’energia sarà spesa per il mantenimento della temperatura corporea e quindi, insieme al veterinario curante, si può decidere di aumentare la razione giornaliera per il periodo di freddo più intenso. L’aggiunta di lardo o grassi alla dieta non trova ragione di essere attualmente, vista la possibilità di utilizzare diete commerciali o diete casalinghe preparate da veterinari nutrizionisti, adeguate e bilanciate. Per il cane che esce solo per fare la passeggiata, invece, non è necessario cambiare o aumentare la razione ma, anzi, considerando le giornate “più corte” e il tempo brutto, di solito, l’attività all’aperto si riduce e si rischia l’aumento di peso.

Quali sono i disturbi più frequenti dell’inverno? Si possono prevenire con buone pratiche o, eventualmente, con delle terapie mirate?
Per i nostri amici che soffrono già di malattie croniche, specialmente a carico delle vie respiratorie o osteoarticolari, sempre in accordo con il veterinario curante, sarà opportuno evitare che si bagnino troppo o che il mantello rimanga umido molto tempo dopo la passeggiata. Un altro aspetto riguarda invece la profilassi di alcune malattie parassitarie che un tempo erano proprie del periodo primavera-estate. Visti i recenti cambiamenti climatici, con inverni molto caldi e col freddo intenso limitato solo ad alcune settimane dell’anno, può essere utile prolungare la somministrazione di farmaci preventivi per la filariosi cardiopolmonare, trasmessa dalle zanzare, o per la profilassi per pulci e zecche anche nei mesi invernali, sempre seguendo le indicazioni del veterinario curante che valuterà i reali rischi ambientali legati al singolo soggetto.

Sulle uscite e sul movimento anche in inverno cosa consiglia? Passeggiate sì o no?
Le passeggiate e i giochi all’aperto sono comunque da consigliare per mantenere in forma i nostri amici, sia fisicamente che dal punto di vista comportamentale.
Se il terreno si ghiaccia o è coperto di neve si devono proteggere i piedi con prodotti adeguati (creme o lozioni) in modo da evitare ustioni da freddo e congelamento. Inoltre, i cani di taglia piccola tendono a raffreddarsi molto più velocemente di quelli grandi e per la durata della passeggiata o per l’utilizzo di cappottini anche questo è da valutare bene. D’inverno, come d’estate, ma per motivi diametralmente diversi, i cani non vanno mai lasciati soli in macchina per molto tempo, a causa delle basse temperature.

 

di Patrizia Palladino

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