Cinema: “La ragazza del treno” di Tate Taylor

In programmazione al Raffaello e al Victoria.

Rachel è una donna in grave crisi: divorziata, ancora innamorata del marito nonostante questi abbia una nuova famiglia, trova rifugio solo nell’alcol. Durante i suoi viaggi in treno per andare al lavoro osserva dal finestrino una coppia di giovani e comincia a immedesimarsi nella ragazza, Megan, bella e piena di vita. Quando scopre che questa ha una relazione con un altro uomo, rivive il proprio trauma una seconda volta e perde il controllo. Quando si sveglia e scopre che Megan è scomparsa non riesce a ricordare se è stata solo testimone… Diciamolo subito: quelli che sparano a zero su questo “The Girl on the Train” – tratto da un best-seller ‘da aeroporto’ scritto da Paula Hawkins e che sta avendo un incredibile successo di pubblico in Italia – sono coloro che magari hanno adorato o apprezzato la immane ‘bufala’ di David Fincher “L’amore bugiardo”, anche quello ispirato ad un libercolo diventato caso editoriale. Sicuramente il film di Fincher aveva uno stile che questo di Taylor non ha, ma “La ragazza del treno” è un film sostanzialmente molto più onesto, e con dei twist della trama molto più credibili di quelli del film di Fincher.

Di Gianluigi Lanza

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