Il disco della settimana: “Keep Your Courage”, il ritorno di Natalie Merchant

Natalie Merchant – “Keep Your Courage”

Natalie Merchant è una delle più intriganti e raffinate cantautrici del panorama americano. Dopo aver ottenuto un buon successo negli anni ’80 come voce principale dei 10,000 Maniacs, la musicista di Jamestown ha intrapreso la carriera solista nel 1995 con lo splendido “Tigerlily” e, pur non essendo straordinariamente prolifica (sette album in studio più un live, comunque ottimo, in 28 anni), ha pubblicato sempre lavori di alta qualità e spesso non di facile fruibilità (ad esempio il complesso ma bellissimo doppio “Leave Your Sleep” del 2010). Ora a sette anni dall’ultimo disco di inediti, quello omonimo del 2014, la Merchant ha messo finalmente sul mercato un’attesissima nuova raccolta di canzoni, intitolata “Keep Your Courage”. Un album che contiene 9 brani firmati dalla stessa cantautrice più una cover, una versione decisamente personale di “Hunting the Wren”, canzone dei Lankum, il miglior gruppo contemporaneo del folk irlandese.

L’atmosfera generale del disco è caratterizzata da un tappeto sonoro orchestrale a volte ricercato ma molto affascinante e i pezzi, scritti quasi tutti durante la pandemia, partono da una base folk-rock, un po’ come era accaduto nei primi album della Merchant, ma si evolvono in direzioni diverse con spunti di raffinato pop. Ad aiutare l’ex voce dei 10,000 Maniacs ci sono alcuni ospiti. Innanzitutto la cantante Abena Koomson-Davis, che duetta con lei nella iniziale “Big Girls”, ballata che in apertura fa il verso al Dylan di “I Shall Be Released”, e nella successiva e incantevole “Come on, Aphrodite”. E poi gli irlandesi Lunasa ad arricchire la splendida folk ballad “Eye of the Storm”, che evidenzia le radici irish della Merchant. “Keep Your Courage”, si chiude con altri due brani deliziosi: “Song of Himself”, leggermente più ritmato e guidato da un elegante gioco di piano, e “The Feast of Saint Valentine”, ballata lenta e intensa, cantata con voce a tratti sussurrata. Un disco decisamente bello, che conferma il gusto e il talento di questa grande artista.

di Giovanni Botti

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