Il disco della settimana: “Loose Future”, l’album della maturità di Courtney Marie Andrews

Courtney Marie Andrews – ‘Loose Future’

Nel sempre più ricco panorama del cantautorato americano al femminile, Courtney Marie Andrews è una delle artiste più interessanti venute alla ribalta negli ultimi anni. Classe 1990, originaria dell’Arizona, la Andrews ha già all’attivo ben nove album, ma è con il quinto, il delizioso “Honest Life” del 2016, che è salita alla ribalta ottenendo un notevole successo di critica. Un disco caratterizzato da ballate country-folk con qualche leggera deviazione verso il soul, sulla scia di Emmylou Harris o Mary Chapin Carpenter. Un sound confermato anche nei due lavori successivi, “May Your Kindness Remain” del 2018 e “Old Flowers” del 2020, per il quale ha ricevuto una nomination ai Grammy.

Il nuovo album, “Loose Future”, uscito nei giorni scorsi, rappresenta un passo avanti nella carriera della musicista di Phoenix, un’evoluzione verso un sound più moderno, raffinato, a tratti pop, senza però uscire dal seminato di un cantautorato di qualità. Prodotto da Sam Owens, già in consolle, tra gli altri, con i Big Thief, il nuovo disco contiene dieci brani, tutti firmati dalla Andrews, nei quali, più che ad Emmylou Harris, sembra strizzare l’occhio ad Anais Mitchell e ad altre autrici contemporanee e ricercate (tra gli ospiti c’è anche il polistrumentista Josh Kaufman, che con la Mitchell condivide l’esperienza Bonny Light Horseman).

Già l’iniziale title-track, un folk-rock intrigante caratterizzato da qualche apertura pop, fa capire in quale direzione si è mossa la ragazza dell’Arizona. Tra i brani nella track-list segnaliamo, la più intima e malinconica “Older Now”, aperta da un coretto raffinato, il pop-rock di “Satellite”, con un ritornello accattivante, e la delicata “These Are the Good Old Days”, che fa venire in mente la Nanci Griffith più pop. La chiusura è affidata ad un’altra ballata intrigante e dai risvolti pop come “Me & Jerry”, nella quale la Andrews offre una delle migliori interpretazioni del disco. Un album maturo, quindi, moderno al punto giusto, senza però rinnegare quanto fatto in passato.

di Giovanni Botti

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien