Il disco della settimana: “You Hear Georgia” dei Blackberry Smoke

The Blackberry Smoke – “You Hear Georgia”

Nell’ambito della nuova generazione southern rock, se la Tedeschi Trucks Band può essere considerata una costola e una evoluzione del sound degli Allman Brothers (ma la band dei coniugi Trucks si rifà molto anche a Delaney & Bonnie), possiamo tranquillamente dire che i Blackberry Smoke si pongono sulla scia soprattutto dei Lynyrd Skynyrd, pur con alcuni elementi di originalità. Il sound della band di Atlanta è caratterizzato da quel mix di rock classico elementi country e persino un pizzico di bluegrass che ha fatto la fortuna degli Skynyrd, ma anche di altri gruppi storici del genere come gli Outlaws o la Charlie Daniels Band. E nonostante faccia ancora parte del circuito del rock indipendente il gruppo guidato da Charlie Starr è riuscito ad avere un certo seguito anche in Europa, in Gran Bretagna soprattutto, con uno zoccolo duro di fan persino in Italia (a proposito, i Blackberry Smoke nel febbraio del 2022, se tutto andrà bene, saranno in concerto, assieme agli Steel Woods, altro ottimo gruppo southern, all’Alcatraz di Milano).

Il nuovo album di Starr e compagni vede un ritorno ad un suono più tipicamente sudista dopo qualche svisata nel pop rock evidente nei lavori precedenti, in particolare in “Holding All the Roses” del 2015. Già il titolo, “You Hear Georgia”, sa quasi di un ritorno a casa, ai vibranti rock’n’roll del sud come la stessa title track o ai mid tempo country-rock come la splendida “Ain’t the Same”, che riporta alla mente certi spunti dei Poco e degli Eagles anni ‘70. L’album è prodotto da un vero e proprio mago del roots-rock contemporaneo come Dave Cobb e contiene, forse, qualche spruzzata di country in più dei lavori precedenti come dimostrano la bella ballata “Lonesome for a Livin’” con il countryman Jamey Johnson come ospite e soprattutto il delizioso acquerello acustico di “Old Enough to Know”. Un altro importante ospite è Warren Haynes che impreziosisce con la sua chitarra e la sua voce la tosta “All Rise Again”, mentre la conclusiva “Old Scarecrow”, ricorda certi southern rock elettroacustici tipici degli Skynyrd. In definitiva, pur non proponendo nulla di particolarmente nuovo, “You Hear Georgia” è un ottimo album, dagli umori positivi, che si ascolta con piacere anche in viaggio.

di Giovanni Botti

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