Neil Young: un live acustico e uno con i Crazy Horse dai suoi archivi

Neil Young – “Young Shakespeare” (live) e “Way Down in the Rust Bucket” (live with Crazy Horse)

Neil Young ha veramente deciso di aprire i suoi archivi e sta pubblicando una serie di chicche davvero gustose per i tanti fan. Dopo gli otto CD di “Archives II”, con tantissimi inediti e versioni alternate, e in attesa di un nuovo ‘lost album’ intitolato “Johnny’s Island” e registrato alle Hawaii nel 1982, il grande cantautore canadese ha messo sul mercato due live davvero gustosi: “Young Shakespeare”, da solo e in acustico, e “Way Down in The Rest Buck” (nella foto) con i Crazy Horse.

Il primo album, proposto in formato LP, CD e DVD, contiene un concerto tenuto da Young, solo voce, chitarra e piano, allo Shakespeare Theater di Stratford il 22 gennaio del 1971. Il periodo è quello successivo ad “After the Gold Rush”, ma anche di gestazione dei brani di “Harvest”, alcuni dei quali vengono proposti in versioni scarne quanto splendide. Parliamo ad esempio di “Old Man”, “The Needle and the Damage Done”, e soprattutto del Medley “A Man Needs a Maid/Heart of Gold”, solo voce e piano (anche la seconda canzone che nella versione del disco sarà invece proposta chitarra e armonica), con l’attacco che ricorda la “Lady Jane” degli Stones. Solo due i brani di “After The Gold Rush” (“Tell Me Why” e “Don’t Let it Bring You Down”), mentre molto belle sono le versioni acustiche di “Ohio” e “Down By The River”. Il concerto si conclude con una lunga “Sugar Mountain” solo voce e chitarra, in cui il canadese invita il pubblico a cantare con lui.

Totalmente diverso, ma comunque bellissimo, anche “Way Down in The Rest Buck”, che contiene un concerto tenuto con i Crazy Horse in un piccolo club di Santa Cruz nel novembre 1990, l’anno di uscita di “Ragged Glory”. Il suono è potente ed elettrico e nelle oltre due ore di musica, oltre ai pezzi di “Ragged Glory”, troviamo grandi versioni di “Danger Bird” (oltre 10 minuti), brano pubblicato su “Zuma” a metà anni ‘70, “Roll Another Number (for the road)”, già su “Tonight’s The Night”, e “Sedan Delivery”, da “Rust Never Sleeps”. E ancora le classiche cavalcate rock di Young, da “Cortez The Killer” (11,26”) a una poderosa “Like a Hurricane” (13.01”). Assolutamente rigenerante!

di Giovanni Botti

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