Pensione integrativa: come capire a chi conviene

Quello attuale è un contesto socio-economico in continua evoluzione e questo fa sì che il tema della pensione integrativasia sempre più rilevante. Con l’invecchiamento della popolazione e le incertezze legate ai sistemi pensionistici pubblici, la necessità di garantirsi una sicurezza finanziaria durante la terza età è una preoccupazione che tocca sempre più persone. Ma cos’è esattamente la pensione integrativa? Rispondere a questa domanda è utile per capire a chi conviene sottoscrivere una pensione integrativa. La pensione integrativa è un piano di risparmio volontario che si affianca alla pensione obbligatoria, con l’obiettivo di incrementare il reddito disponibile una volta conclusa la vita lavorativa. Sull’argomento ci sono, però, diverse discussioni in atto.

Tra le ultime quelle legate a un recente studio dell’Università Sapienza di Roma che ha messo in luce un aspetto molto interessante da valutare. I dati analizzati dimostrano che chi ha un lavoro stabile, con la possibilità di ricevere una pensione adeguata e dignitosa, potrebbe non trovare conveniente sottoscrivere una pensione integrativa. Attualmente potrebbero essere proprio i precari ad averne maggiormente bisogno ma, per questa categoria, le pensioni integrative appaiono troppo impegnative da sostenere richiedendo un impegno economico non sempre sostenibile.

Un vero paradosso che, però, mette in luce un aspetto fondamentale. Quando si parla di pensione integrativa, ma anche di altri strumenti finanziari, è importante prendere una decisione informata, atta a ottenere i migliori vantaggi. Il quadro ribadisce l’importanza dell’educazione finanziaria, che diventa anche in questo caso un punto nevralgico. Per comprendere se la pensione integrativa sia o meno uno strumento da prendere in considerazione per la propria situazione lavorativa, è necessario un approfondimento.

Affari Miei, società che da anni opera nel settore dell’educazione finanziaria, ha redatto un’ottima guida sulla pensione integrativa, che permette di approfondire la questione partendo proprio dalle varie tipologie di fondi pensione.

Il confronto è alla base di una decisione che sia informata ma anche quanto più fruttuosa possibile per la propria situazione e per il futuro che si desidera costruire per il periodo post lavorativo. Da questo punto di vista anche l’università romana si è mossa sulla via del confronto.

La conclusione a cui si è giunti è che gli investimenti in ETF siano attualmente più performanti. C’è da sottolineare, però, che questi non godono di agevolazioni fiscali che, invece, sono garantiti per le forme di previdenza integrativa privata.

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