Sassuolo, la nuova Idea Volley e l’A2: intervista alla presidentessa Morena Balestrazzi

Lo scorso luglio, come un fulmine a ciel sereno, la Volley Academy Sassuolo annunciava la propria rinuncia alla Serie A2, cedendo il passo ad Idea Volley. Da allora, la società della Presidente Morena Balestrazzi ha completato tutti gli iter burocratici per partecipare al campionato, allestendo al tempo stesso la squadra.

Presidente, com’è nata la possibilità di acquisire il titolo sportivo dalla Volley Academy?
“E’ nata soprattutto grazie alla vecchia collaborazione che avevamo con la Volley Academy. Quando hanno preso la decisione di vendere il titolo, noi di Idea Volley ci siamo trovati per valutare questa possibilità. In questi cinque anni era stato fatto un buon lavoro e si era arrivati ad avere dal minivolley fino all’A2 un’eccellenza regionale. Il nostro gruppo, come Volley Academy, è considerato uno dei migliori d’Italia. Ma in questi anni, con i problemi che sono sorti, purtroppo le cose sono diventate complesse. A quel punto il Volley Academy ha deciso di vendere il titolo e allora ci siamo messi ad un tavolo, contattando anche sponsor che ci dessero una mano e trovando appoggi importanti a Sassuolo. E’ stato molto complicato buttarsi in questa avventura, ma siamo tutti molto carichi”.

Dopo l’iscrizione avete pensato a preparare la squadra. Che gruppo è stato allestito?
“Una parte delle ragazze della Green Warriors è rimasta perché continua a credere in noi. Abbiamo formato una squadra molto competitiva e di questo ne siamo orgogliosi. Il gruppo ora si sta amalgamando perché le ragazze si sono trovate da poco”.

Uno dei punti di forza della Volley Academy è sempre stato il puntare su giovani promesse da lanciare. Continuerà questa filosofia?
“Ci sono stati risultati che non si potevano neanche immaginare come il centrare i play-off con ragazze giovanissime. Questo discorso continuerà ad esserci, anche se quest’anno la squadra è un po’ più matura. Il nostro desiderio, però, sarà sempre quello di inserire in Prima Squadra ragazze giovani”.

A tal proposito, in cosa consiste il Progetto Emilia, la collaborazione con l’Anderlini?
“Quando raggiungevamo le finali nei tornei giovanili, nel 90% dei casi incontravamo l’Anderlini. Loro avevano una piccola realtà provinciale a Sassuolo e abbiamo pensato insieme che non fosse il caso di cambiare qualcosa, unendoci. Questo porterà le ragazze a fare un percorso che le porterà a giocare l’A2 con noi. Abbiamo valutato con Marco Neviani, il Presidente della Scuola di Pallavolo Anderlini, che questa potesse essere un’ottima soluzione. Stiamo portando avanti questo discorso per non avere più una competizione, ma bensì una collaborazione”.

Quali sono gli obiettivi di questa stagione? 
“L’A2 di quest’anno è composta da due gironi, uno sulla carta più semplice, mentre quello in cui siamo noi è composta da squadre molto competitive. Sarà un’annata difficile, in cui bisognerà lottare fin dall’inizio, perché non possiamo permetterci di mollare. Non vogliamo darci degli obiettivi, ma siamo una squadra che ha voglia di lottare per posizioni d’alta classifica”.

Nella prima giornata andrà subito di scena il derby con Montale. C’è un po’ di rivalità?
“I derby sono già difficili di per sé, e inoltre a Montale ci sono molte ex giocatrici del Volley Academy. Tutto questo comporta, a maggior ragione, una voglia di lottare per cercare di vincere una bella partita. Essendo anche la prima, le ragazze avranno una grande voglia di scendere in campo. Può essere un buon motivo per cominciare subito nel migliore dei modi”.

Passiamo a lei, come si è appassionata al mondo della pallavolo?
“Vengo da un mondo in cui è nata la pallavolo di provincia. Sono originaria di Braida, dove è nata la A.S. BRA.VO. nel 1974. Mio cugino è stato uno dei componenti della prima squadra maschile, e poi solo in seguito si cominciò a pensare ad una squadra femminile. Io sono sempre stata appassionata di  questo sport a 360°. Non avevo grandi capacità ma per passione ho sempre continuato a giocare. Ho sposato un uomo anche lui amante della pallavolo e abbiamo portato avanti questa passione insieme. Sicuramente l’appoggio della famiglia mi ha aiutato a scegliere di assumere il ruolo di Presidente”.

di Mattia Amaduzzi

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