Storie gialloblù: il duello con la Lucchese della serie C1 1989-90

Foto Vignoli

La sfida tra Modena e Lucchese, che torna al Braglia oggi pomeriggio a 20 anni di distanza dall’ultimo precedente, quello del 25 febbraio 2001 (2-0 per i canarini di De Biasi grazie alle reti di Fabbrini e Grieco su rigore contro una squadra rossonera ai tempi allenata da Maurizio Viscidi), riporta soprattutto alla mente alcuni campionati di fine anni ‘80, inizio ‘90, in particolare quello di serie C1 1989-90. Fu proprio in quella stagione, infatti, che canarini e toscani si giocarono, assieme al Venezia e all’Empoli, le due promozioni che assegnava ai tempi ciascun girone della C1, finendo per volare a braccetto in serie B. Due squadre toste, caratterizzate da una grande solidità difensiva (soltanto 9 gol subiti dal Modena, un vero record tuttora imbattuto, mentre la Lucchese ne subì uno solo in più), e allenate da due tecnici preparati quanto fumantini come Renzo Ulivieri e Corrado Orrico. E furono proprio loro il valore aggiunto delle due contendenti.

Il Modena, dopo la retrocessione del 1988 e la deludente stagione precedente, in cui era atteso ad un immediato riscatto, decise di puntare su un tecnico già esperto, ma fuori dai giochi da qualche anno, per il coinvolgimento nello scandalo delle scommesse del 1986. Un fatto questo che fece storcere il naso a non pochi tifosi gialloblù. Ulivieri però non se ne curò più di tanto e costruì, assieme al presidente Farina, una importante squadra di categoria con un mix di giocatori esperti, confermati dalla stagione precedente, su tutti Marco Ballotta, il centrocampista Franco Colomba, Andrea Bergamo e la punta Bonaldi, e qualche giocatore meno noto, scelto direttamente dal tecnico toscano (tra questi anche la fantasiosa punta Claudio Nitti). Quello messo insieme da Ulivieri era un Modena che segnava quando serviva e soprattutto non prendeva gol e che, dopo il deludente pareggio di Trento alla prima giornata, in cui Bonaldi, per altro, fallì un calcio di rigore, inanellò una lunga serie di risultati positivi subendo pochissime sconfitte (alla fine soltanto quattro).

Una squadra concreta, come del resto lo era la Lucchese di Orrico che i canarini affrontarono al Braglia il 12 novembre del 1989 da primi in classifica, seppur in coabitazione con Empoli e Venezia. Fu una partita equilibrata, con poche emozioni e condizionata, nella ripresa, anche da una fitta nebbia che portò all’accensione dell’impianto di illuminazione. Finì 0-0, un risultato che, tutto sommato, accontentava entrambe le contendenti. Il Modena conquistò la vetta solitaria della classifica proprio all’ultima giornata d’andata, battendo 2-0 il Casale con le reti di Bonaldi e Nitti su rigore e la mantenne praticamente fino alla fine. La Lucchese, dal canto suo, vinse 1-0 lo scontro diretto di ritorno al Porta Elisa, ma non riuscì mai a sopravanzare in classifica i gialloblù che chiusero i conti promozione battendo 2-0 al Braglia il già retrocesso Derthona a tre giornate dal termine.

(di Giovanni Botti)

(Nella foto Vignoli Claudio Nitti)

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