Storie Gialloblu: Modena, quanto è duro il secondo anno in serie B!

Da settimane si sente parlare del secondo campionato in B, dopo una promozione dalla C e una positiva conferma in cadetteria, come il più difficile e rischioso. Questo soprattutto per il fatto che, se da un lato viene naturale cercare di alzare l’asticella e rinfrescare una rosa che ha già dato tanto, dall’altro però viene a mancare quell’entusiasmo che rappresenta un valore aggiunto nel campionato di una neopromossa. Per questo motivo siamo andati a vedere come sono andati i cosiddetti “secondi anni” in B dei canarini, quando questi sono seguiti a una promozione dalla C e un primo campionato positivo in cadetteria. Cinque sono state le promozioni ottenute dal Modena dalla C alla B prima dell’ultima targata Rivetti-Tesser. In due occasioni, nelle stagioni 1961-62 e 2001-02, i Gialli hanno continuato a vincere e hanno fatto il doppio salto fino alla A, nelle altre tre invece, dopo un primo campionato positivo, hanno vissuto una seconda stagione in B estremamente sofferta, conclusa o con una salvezza miracolosa all’ultima giornata o addirittura con la retrocessione. Ma andiamo con ordine.

Serie B 1976-77. La seconda promozione dalla C alla B del Modena si verificò al termine della stagione 1974/1975 e l’anno successivo in B si fece un ottimo campionato chiuso all’ottavo posto. Per il campionato successivo, che avrebbe dovuto essere quello della conferma, al posto dell’esperto Caciagli si scelse un allenatore giovane e poco conosciuto come Beniamino Cancian che al suo attivo aveva soltanto un buon campionato di C con la Clodiasottomarina e un esordio in A sulla panchina del Como concluso con l’esonero. Sul mercato si cercò di svecchiare la squadra, sostituendo le geometrie di centrocampo di Renzo Ragonesicon Pirola e Ferrante e i difensori Mei e Matteoni con Sanzone e Canestrari. Dopo un fuoco di paglia iniziale con due vittorie di misura e un pareggio nelle prime tre giornate, i gialloblu evidenziarono tutti i loro limiti, sia in difesa che in attacco, dove segnava praticamente solo Bellinazzi, e cominciarono a perdere in trasferta e pareggiare in casa. Il 12 dicembre, dopo il pareggio interno con la Ternana, Cancian fu esonerato e sostituito da un profondo conoscitore della categoria come Umberto Pinardi che alla fine riuscì a conquistare una soffertissima salvezza battendo nell’ultima giornata al Braglia un Monza in lotta per la A.

Serie B 1987-88. Peggio andò nel 1987-88 quando, dopo la splendida promozione del 1986 e una salvezza più che dignitosa, si puntò sulla conferma del tecnico Mascalaito e sulla collaudata coppia d’attacco Frutti-Rabitti, ma per il resto si rifece la squadra, cedendo al Padova i due gioielli Piacentini e Longhi, e ingaggiando diversi giocatori poco conosciuti (Falcetta, Bellaspica, Forte), oltre a promuovere dalla primavera giovani di belle speranze come Masolini, Santini e Costi. Per rinforzare l’attacco arrivarono, poco prima dell’inizio del campionato, il funambolico Montesano, ex Palermo e Cagliari, e Orazio Sorbello, che però non legarono col gruppo già presente. Il 34enne Frutti, su cui si era puntato molto, si fermò per quasi tutto il girone d’andata per un problema alla cervicale e quando rientrò non riuscì a trovare la continuità e la verve sotto porta dei due anni precedenti. Nonostante ciò si arrivò alla penultima giornata con la salvezza a portata di mano. A Udine, contro un Udinese tranquilla, bastava un pareggio, ma una semirovesciata forse casuale di Firicano al 90’ gettò la squadra nel dramma. All’ultima giornata al Braglia c’era un vero e proprio spareggio salvezza contro il Genoa. I canarini persero 3-1 e tornarono in C dopo due sole stagioni.

Serie B 1991-92. Renzo Ulivieri, il tecnico della promozione e della successiva salvezza, chiese a Farina di andarsene e per la sua sostituzione fu scelto un tecnico esperto come Eugenio Bersellini. I partenti Antonioli, Nitti, Bonaldi e Cuicchi non furono sostituiti in maniera adeguata,  (tra i nuovi arrivati ricordiamo Lazzarini, Circati, Cucciari e soprattutto il bomber Provitali) e la squadra faticò moltissimo fin dall’inizio. Alla XIX giornata, dopo la sconfitta di Messina (la nona in trasferta), Bersellini venne esonerato e sostituto dal quasi sconosciuto Francesco Oddo, sostenitore della zona e del “bel calcio”. Il suo Modena, però, continuò con alti e bassi fino alla fine quando i canarini dovettero giocarsi tutto nello scontro diretto al Braglia con il Messina. La partita fu combattuta e drammatica. I Gialli, in vantaggio dopo soli 3 minuti con Provitali, subirono il pareggio di Protti, restarono in dieci per l’espulsione dello stesso Provitali, ma tornarono avanti al 55’ con un gol di testa del difensore Circati. La partita finì 2-1 e il Modena rimase in serie B.

di Giovanni Botti

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