Venezia-Modena, la storia: dalle botte degli anni ’10 alle ultime sfide dei Duemila

(Foto Campanini-Baracchi)

Domenica 18 febbraio, con inizio alle ore 16,15, il Modena torna in laguna per affrontare il Venezia con l’obiettivo di far dimenticare la pesante sconfitta rimediata lo scorso anno (5-0 con quaterna di Pohjanpalo), ma anche quella dell’andata al Braglia, un 3-1 deciso dalle giocate dei singoli più che da una prestazione collettiva della squadra veneta. Una sfida dal sapore antico, quella tra canarini e neroverdi, che affonda le proprie radici agli albori della storia del calcio geminiano. Fù la squadra della laguna, infatti, il primo avversario assoluto dei gialloblu in una gara di campionato e ci sono confronti tra neroverdi e canarini anche nel “calcio eroico” dei tornei pre girone unico, con alcuni aneddoti veramente gustosi. Nel complesso sono 34 le sfide ufficiali tra Venezia e Modena giocate in laguna, 31 in campionato e 3 in Coppa Italia. Il bilancio è sicuramente favorevole ai padroni di casa, che hanno vinto in 17 occasioni, ma i Gialli non sono stati da meno e hanno espugnato lo stadio neroverde ben 9 volte. Otto, invece, i pareggi. Tralasciando le sfide pre girone unico di cui parliamo nell’articolo qui sotto, il primo incrocio degli anni ’30 tra le due squadre risale alla serie B 1932-33. Il Venezia, allora Serenissima, fu sconfitto dai canarini per 1-0 (rete di Carnevali). Se gli anni ’30 furono caratterizzati da un certo equilibrio con successi da una parte e dall’altra, gli anni ’40 si aprirono con una clamorosa vittoria dei gialloblù, che nella serie A 1939-40 si imposero 4-0 in uno stadio Sant’Elena particolarmente fangoso per la neve caduta nella notte e spalata, in tutta fretta, la mattina stessa della gara. Un’impresa che non servì però ai modenesi a conquistare la salvezza. Nel torneo di A 1941-42, il migliore della sua storia (terzo dietro Roma e Torino), il Venezia fece valere la sua maggiore qualità battendo il Modena 3-1 e sempre i veneziani sfruttarono il fattore campo anche nel campionato migliore dei Gialli, quello del 1946-47, imponendosi in casa per 2-1.

Le sfide degli anni ’50, giocate tutte in serie B, videro prevalere quasi sempre i lagunari se si eccettua quella della stagione 1957-58. In quell’occasione il Modena, al suo esordio in campionato con lo sponsor Zenit sulle maglie e nel nome, vinse 1-0 al Sant’Elena grazie ad un rigore di Campagnoli. Due anni più tardi il confronto in terra veneta fu particolarmente drammatico. Si giocò infatti alla penultima giornata con le due squadre a pari punti e in piena bagarre salvezza. Il match, dominato dalla paura, finì 0-0, un risultato che fu utile per il Venezia, ma non per i gialloblu i quali, perdendo a Torino all’ultima giornata, retrocessero in C per la prima volta nella loro storia. Molto importante, invece, per la salvezza canarina fu la vittoria del torneo 1965-66, un 3-2 firmato con una doppietta da un giovane Giorgio Rognoni. L’anno successivo, però, i neroverdi retrocessero in C e le due squadre non si ritrovarono di fronte fino alla C2 1979/80, quando i gialloblu di Bruno Pace travolsero il Venezia al Penzo con un clamoroso 4-0 (doppietta di Trevisan e reti di Guidazzi e del terzino goleador Corallo). Al termine della stagione il Modena tornò in C1 e per rincrociare i lagunari avrebbe dovuto attendere la fine degli anni ’80.

Piuttosto interessanti anche le ultime sfide, in particolare quella della serie B 2004-05. Il Modena di Pioli (foto), in cerca di punti per allontanarsi dalle zone basse della classifica, dove era relegato anche a causa dei quattro punti di penalizzazione ricevuti dalla giustizia sportiva per lo scandalo scommesse dell’anno precedente, scese al Penzo contro un Venezia quasi alla deriva. La partita, decisamente brutta, si animò soltanto nel finale quando l’arbitro Tagliavento espulse per proteste il portiere neroverde Benussi. I veneti avevano già esaurito i cambi e in porta andò il centrocampista Esposito che al 90’ fu graziato clamorosamente da Fabbrini solo davanti alla porta. Sul capovolgimento di fronte l’arbitro concesse un rigore ai padroni di casa per un contatto in area tra Tamburini e Guidoni, ma lo stesso Esposito lo calciò alto sulla traversa, quasi restituendo a Fabbrini il precedente “favore”. Gli ultimi confronti, invece, non sono stati granché favorevoli ai canarini. Nel 2017, in serie C, il Venezia di Pippo Inzaghi si impose per 1-0 grazie ad un colpo di testa di Gejo in pieno recupero, mentre della disfatta della scorsa stagione abbiamo già parlato ad inizio articolo.

Le sfide degli anni ’10 e ’20, tra botte e ricorsi

Come già ricordato nell’articolo qui sopra i primi incroci tra Venezia Modena risalgono agli anni dieci e ai campionati pre girone unico. E in quelle partite successe davvero di tutto. Se il primo match giocato dai canarini al Sant’Elena fu disastroso (nel campionato 1912-13 si perse 8-2), ancora peggio andò l’anno successivo. Il 21 dicembre del 1913 i gialloblu scesero in campo a Venezia reduci da una bella vittoria a Udine e quindi in fiducia. I modenesi giunsero in laguna in treno, ma dovettero aspettare a lungo perché l’arbitro designato dalla Federazione per dirigere la partita non si presentò. Invece di rinviare il match, la direzione di gara fu affidata a un certo Cavallina, che del Venezia era una sorta di segretario. Nel primo tempo due giocatori del Modena, Rota e Secchi, dovettero abbandonare il campo per infortunio lasciando la squadra in nove (ai tempi non c’erano le sostituzioni) e si andò al riposo sul 4-0 per i veneti. Nella ripresa poi fu espulso anche Rossi e i canarini chiusero in otto, subendo altre sei reti. Finì 10-0! La società cercò di presentare ricorso, ma senza ottenere nessun risultato. Clamoroso anche quello che successe il 19 marzo del 1922 quando l’arbitro, con i Gialli in vantaggio per 1-0, fu aggredito all’88’ dai tifosi veneziani e costretto a fuggire negli spogliatoi. Il Modena ottenne la vittoria per 2-0 a tavolino, nonostante i vari ricorsi presentati dai lagunari.

di Giovanni Botti

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