Sabato 19 novembre, alle 17, con lo spettacolo “Biancaluna”, prende il via nel complesso di San Paolo la nuova edizione dei “Burattini al Leccio”, la rassegna di teatro di figura per bambini, bambine e famiglie che, dopo il successo della scorsa edizione, torna con un programma di quattro appuntamenti fino a marzo 2023.
La rassegna è curata da I burattini della commedia in collaborazione con Ert Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Modena. Tutti gli spettacoli si svolgono nella Sala del Leccio, con ingresso da via Selmi 67; il biglietto costa 5 euro e si può acquistare direttamente alla biglietteria della sala che apre trenta minuti prima dello spettacolo. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al numero 347 4910867 o scrivere una mail a info@iburattinidellacommedia.it
Il debutto di “Burattini al Leccio”, sabato 19 novembre, è affidato alla Compagnia Roggero di Varese, guidata da Gabriella Roggero, artista poliedrica, burattinaia, scenografa che ha iniziato a lavorare nei primi anni Novanta nel teatro di figura con il Buratto di Milano e alla Rai come animatrice per dieci anni del pupazzo Dodo dell’Albero Azzurro. “Biancaluna”, tratta da una fiaba popolare siciliana, narra di una principessa, Biancaluna appunto, capricciosa e viziata, e di Arturo, un simpatico sorcetto che vive in una baracca fatta di pentole e rottami. La principessa vuole sposarsi a ogni costo ma è ostacolata dal Re, suo padre, e, a complicare il tutto, ci si mette anche il Diavolo, pronto a seminare odio in famiglia. Riuscirà Biancaluna a sposarsi? E chi sarà il fortunato marito?
“Burattini al Leccio” prosegue sabato 10 dicembre, con “Bobo Babbo e il mistero di Natale”, divertentissima storia di Natale portata in scena dalla compagnia C’è un asino che vola.
La seconda parte della rassegna è in programma nel nuovo anno: il 18 febbraio con lo spettacolo “L’acqua miracolosa” e il 18 marzo con “Il castello di Vallecupa”. Entrambi gli appuntamenti sono curati da Moreno Pigoni, burattinaio professionista che si interessa principalmente di ricerca sull’utilizzo del burattino in ambito educativo e che, da più di vent’anni, porta avanti la tradizione della Commedia dell’arte con i burattini e le maschere regionali dell’Emilia Romagna.