Cinema: martedì 7 settembre inizia la stagione cinematografica di Sala Truffaut

Fitta di chicche, film d’autore, classici, rassegne e omaggi, riparte la programmazione di Sala Truffaut, roccaforte dei cinefili, per la gestione di Associazione Circuito Cinema in convenzione con Comune di Modena.

Un settembre ricchissimo di appuntamenti, anche per superare lo shock del lockdown da pandemia e riavvicinare, con la giusta distanza dei corpi, passioni ed emozioni. Tra i tanti, l’appuntamento tradizionale con Festival Filosofia, durante il quale, da venerdì 17 a domenica 19, la sala propone un’impedibile rassegna di sei docufilm inediti (da “Il mio nome è Clitoride” a “Coming Out”, da “Disco Ruin” a “1968 – Gli Uccelli” dove ci sarà la presenza, venerdì 17 alle ore 20, del regista Silvio Montanaro) sotto il titolo di “Non riconciliati” (tema del Festival 2021 è “Libertà”), il ciclo ricorrente “Docintour”, in collaborazione con Fice e Regione Emilia-Romagna, dedicato ai documentari degli emergenti autori emiliano romagnoli (tre serate il 14, il 21 e il 28), due capolavori restaurati del grande Wong Kar Wai (“Happy Together” il 22, “Angeli perduti” il 29), un omaggio al cinema orientale grazie alla circuitazione di una rassegna del Far East Festival (“Better Days” il 9, “I WeirDo” il 23), e altri succulenti eventi, tra cui la prima visione del documentario “Jodorowsky’s Dune” (mercoledì 8), che ricostruisce l’abortito, visionario progetto (coinvolti Moebius, Pink Floyd, Salvador Dalì, Orson Welles…) di una prima riduzione cinematografica del grande romanzo SF di Frank Herbert, prima di David Lynch e di Denis Villeneuve, il cui nuovo “Dune” uscirà nelle sale nei prossimi giorni, e l’anteprima di “L’uomo che vendette la sua pelle” (il 15 e il 16), stupefacente racconto di un giovane che per sbarcare il lunario decide di farsi interamente tatuare il corpo da un famoso artista, diventando oggetto del desiderio dei galleristi.cCi

Il mese si chiude giovedì 30 col botto: la versione restaurata del classico felliniano per eccellenza, “Otto e mezzo”.

E la serata d’apertura di martedì 7? Come da tradizione, è riservata all’incontro con un autore italiano, in questo caso “La guerra a Cuba” di Renato Giugliano, che sarà presente alla proiezione insieme all’attrice modenese Stefania Delia Carnevali: nel cuore dell’Emilia, presunta isola felice di integrazione e solidarietà, gli immigrati sono sempre “loro” e il neofascismo fiorisce indisturbato. L’ambizione di una spregiudicata giornalista in vena di fake news farà scoppiare la tragedia.

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