Vox Populi: il ricordo del primo giorno di scuola

Il 17 settembre si torna tra i banchi di scuola. Al via un nuovo anno scolastico che porta con sé emozioni, paure, aspettative. Dentro alla zaino, oltre a libri e quaderni, ci sono i ricordi dell’estate appena conclusa, le giornate spensierate, le serate passate a chiacchierare fino a tardi con gli amici, il mare e i primi amori. Per alcuni il primo giorno di scuola è legato ad ansia e tristezza, per altri è carico di aspirazioni e gioia nel rivedere i propri compagni di classe.

Abbiamo chiesto ai modenesi qual è il ricordo più nitido, come lo hanno vissuto, quali sentimenti lo hanno accompagnato. “Il ricordo del primo giorno di elementari, nonostante il passare degli anni, è estremamente fresco – ci racconta Antoine, storico dj, conduttore televisivo e leggendario speaker del Palapaninimentre tutti gli altri bambini piangevano ed erano preoccupati del grembiule e del fiocco, la mia preoccupazione era quella che nel cestino della merenda mia madre, benché provenissimo da una famiglia povera, avesse messo non tanto il pane ma quanto il formaggino Mio, anzi due formaggini perché uno non bastava! Chi aveva poi i genitori con qualche soldino in più si distingueva perché per merenda aveva anche la cioccolatina Ferrero dentro la carta stagnola. Quindi se avevi due formaggini eri uno di serie B ma se avevi anche la cioccolatina eri da serie A!”.

Fu invece un inizio drammatico per Guido De Maria, noto fumettista modenese autore anche di Gulp e SuperGulp: “In piena guerra, partii da Roccamalatina su una bicicletta a cui mancava un pedale, sotto la pioggia fino a Marano! Ripensandoci, credo che oggi i ragazzi siano molto fortunati, se avessero patito tutto quello che abbiamo patito noi, con molte privazioni, molte voglie, avevi sempre qualcosa da desiderare!”. Per i più piccoli, i bambini che accedono alle elementari, si tratta di un momento importante, non sempre facile, che va preparato e accompagnato bene per facilitare il processo di inserimento. Fondamentale il ruolo dei genitori che devono dimostrare al bambino di considerare la scuola un luogo sicuro, in cui potersi sentire a proprio agio. L’ingresso alle medie segna un passaggio importante, un momento di transizione, di crescita e cambiamenti mentre le superiori rappresentano una tappa tanto desiderata quando temuta, l’ingresso nel mondo dei “grandi”, un mondo fatto di autonomia e responsabilità.

 

I pareri degli intervistati

Mirca, educatrice: “Ricordo mia madre che mi teneva per mano, il fiocco gigante del grembiule. C’era un po’ di paura perché allora la scuola era temuta, non come adesso“.

Ivano, pensionato: “Andavo a piedi, facevo circa 4 km insieme ad altri bambini, si partiva un’ora e mezza prima. Non c’erano autobus o servizi e dopo ci si fermava a giocare

Simona, operaia: “Ero emozionata, per me è stata una bella esperienza, non avevo paura. Alle medie ho iniziato ad andare da sola con le amiche e mi sentivo già grande“.

Bruno, insegnante: “Il primo giorno di elementari ero seduto solo in un banco quando vedo entrare mia cugina: fu lei la mia prima compagna! I veri amici alle superiori“.

Luca, fornaio: “Ricordo l’emozione e la paura di non conoscere nessuno, ma anche la gioia nel fare amicizia con tanti bambini. Purtroppo i percorsi scolastici ci hanno divisi“.

Giusi, educatrice: “Il primo giorno ho pianto tutto il tempo perché volevo tornare a casa con mia madre, poi la maestra mi ha calmata. Tanta ansia che dopo è passata“.

 

di Giada Chari

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