Muzzarelli: “Riaprire la scuola in presenza dopo Pasqua, partendo da 0/6 e primarie”

Aver anticipato di tre giorni la zona rossa sembra trovare ora un positivo riscontro nei numeri: i contagi sono in deciso calo rispetto a inizio mese e a Modena si registra un Rt leggermente sotto la soglia 1. Anche se la prudenza è d’obbligo e rimane la pressione sugli ospedali – occorrono pertanto responsabilità, rispetto delle regole e controlli – il vero obiettivo è ora arrivare alla riapertura dell’attività didattica in presenza fin da subito dopo Pasqua”.

Sulla riapertura delle scuole, a partire dai servizi educativi, ha insistito il sindaco Gian Carlo Muzzarelli giovedì 25 marzo durante la consueta comunicazione al Consiglio comunale su andamento della pandemia e gestione dell’emergenza sanitaria.

Muzzarelli ha sottolineato come il Presidente del Consiglio, in Parlamento, abbia detto che mentre acceleriamo sui vaccini, bisogna iniziare a programmare le riaperture, a partire dalla scuola, riscuotendo gli applausi di Camera e Senato. Mario Draghi, fatta salva la piena sicurezza sanitaria, ha detto che bisogna lavorare per riaprire subito dopo Pasqua almeno servizi 0-6 e primarie, anche in zona rossa. E il sindaco Muzzarelli ha ribadito come questa sia anche “la nostra richiesta da quando sono state chiuse le scuole, perché non possono essere bambini e ragazzi a pagare di più le conseguenze di una crisi così lunga e dolorosa”. Ricordando di avere più volte scritto al Presidente, Muzzarelli ha continuato: “Quindi, coerentemente, ringrazio il Governo e ribadisco pieno impegno a riaprire in sicurezza, con educatori e docenti che stanno facendo un grande lavoro per il rispetto di protocolli e regole”.

Sul fronte delle vaccinazioni, l’obiettivo per Modena è arrivare a 20mila al giorno dalle 14-15mila attuali, per poterle triplicare quando, in aprile, aumenteranno le consegne di vaccini, perché “per uscire dal tunnel bisogna vaccinare di più”. Nella nostra provincia sono oltre 117mila le inoculazioni effettuate al 23 marzo, di cui oltre 40mila le seconde dosi.

Terminate con buoni risultati le vaccinazioni nella Cra dove la presenza del Covid-19 e ora del tutto residuale con soli due casi positivi; si è conclusa la seconda somministrazione anche in residenziale e diurno del Charitas. Inoltre, al pari delle altre Forze dell’ordine, lunedì sono iniziate le vaccinazioni degli operatori della Polizia locale che procedono al ritmo di 32 al giorno; entro venerdì 26 saranno vaccinati 160 operatori.

Con le Aziende sanitarie è stato anche deciso di accelerare le vaccinazioni degli ultra 80enni (alcuni saranno contattati per anticipare l’appuntamento) per terminarle entro aprile; procedere con quelle gli over 75 già iniziate come quelle degli “estremamente vulnerabili” che vengono contattati direttamente dall’Ausl e iniziare a programmare le vaccinazioni per la fascia 70-75enni.  Appena ci saranno le forniture di vaccini, a Modena, oltre a via Minutara, sarà riaperto il punto di Baggiovara che può gestire almeno mille persone al giorno.

Infine, il sindaco, che la scorsa settimana ha scritto al Governo per ribadire la necessità e l’urgenza dei sostegni economici e per portare le istanze di commercianti ed esercenti pubblici, ha dedicato un lungo capitolo del suo intervento al Decreto Sostegni approvato nel week end.

Finalmente, e questa è la cosa più importante, abbiamo un provvedimento che mette in gioco i 32 miliardi di scostamento di bilancio votati all’unanimità dal Parlamento già durante il Governo Conte”, ha affermato ribadendo che “due mesi di ritardo, per colpa della crisi di Governo, sono comunque qualcosa che non deve ripetersi mai più”. Muzzarelli ha però sottolineato che il Decreto è “un primo passo importante”, ma il provvedimento è già “vecchio”. Oltre ad auspicare che possa essere subito migliorato in Parlamento durante la conversione in legge, recuperando alcune delle richieste Anci a sostegno dei Comuni grazie a 500 milioni di spazi di manovra che sembra ci siano, “servono già nuove risorse”, ha affermato. Muzzarelli ha quindi concluso che l’ulteriore scostamento di bilancio da almeno 15 miliardi è “una strada molto probabile, perché, almeno fino al 30 giugno, serviranno nuove risorse per sostenere la doppia dimensione dell’emergenza e della ripartenza”.

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