Dischi: “A Deeper Understanding” dei War on Drugs, tra classicità e modernità

War on Drugs – “A Deeper Understanding”

Nati nel 2005 dall’incontro tra Adam Grandouciel, californiano trapiantato a Philadelphia, e Kurt Vile, i War on Drugs hanno fatto il salto di qualità, dal punto di vista artistico, proprio dopo l’uscita di scena di Vile, dedicatosi a partire dal 2011 soltanto a una fortunata carriera solista, se non altro per quanto riguarda la critica. E’ con l’album “Lost of the Dream” del 2014 che la band ha raggiunto quel mix di folk-rock figlio di Dylan e psichedelia, arricchito da tastiere e sonorità moderne a tratti quasi ambient che l’ha fatta conoscere a un pubblico più ampio anche in Italia. L’ultimo lavoro, “A Deeper Understanding”, uscito nella seconda parte del 2017, è finora il loro migliore in assoluto, quello che li ha consacrati come gruppo non solo di culto. Le dieci canzoni del disco confermano le capacità di scrittura di Grandouciel, sempre sulla scia dei grandi del cantautorato americano, da Dylan a Springsteen, ma anche quel sound ovattato in stile anni ‘80 che avvolge in un tappeto di tastiere gli strumenti più classici, dall’armonica al sax. Tra i titoli segnaliamo la fascinosa ballata “Pain”, la lunghissima “Thinking of A Place” (oltre 11 minuti!), cantata da Grandouciel con verve particolarmente dylaniana, e la conclusiva e intima “You Don’t Have to Go”. Da scoprire.

di Giovanni Botti

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