Coronavirus, il nuovo decreto: chiusi bar, ristoranti, mercati e attività commerciali

Chiusura di negozi, bar, ristoranti, servizi di mensa e i reparti aziendali non indispensabili alla produzione. Limitati gli spostamenti delle persone alle esigenze davvero indispensabili, come la spesa e i farmaci. Sono queste alcune delle misure del nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio Conte e valido da oggi, 12 marzo, fino al 25 marzo. “Dobbiamo limitare gli spostamenti a motivi di emergenza o necessità – ha detto Conte in videoconferenza – gli effetti di questo sforzo li potremo vedere tra un paio di settimane“.

Queste sono quindi le attività sospese:

1) attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.

2) i mercati su strada.

3) bar, pub e ristoranti.

4) i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro.

5) i reparti aziendali non indispensabili per la produzione. Le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.

6) confermata la chiusura fino al 3 aprile di musei, cinema, teatri, scuole e università.

 

Queste invece le attività che restano aperte

1) quelle commerciali legate alla vendita di generi alimentari e di prima necessità; sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato che in quella della media e grande distribuzione anche all’interno dei centri commerciali.

2) farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie, con l’obbligo ovviamente di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

3) consentito il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.

4) Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto di norme igienico sanitarie molto precise, così come restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e negli ospedali.

5) Aperti i servizi bancari, finanziari, assicurativi, pompe di benzina, idraulici, meccanici, artigiani.

6) Consentito il commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro e materiale elettrico e termoidraulico; articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, articoli medicali e ortopedici, profumerie, piccoli animali domestici, ottica, saponi, detersivi. Restano aperte anche le lavanderie.

7) Continueranno la propria attività, a condizione che proteggano i lavoratori con misure di sicurezza speciali, le attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalimentare.

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