Palazzo Solmi, al via le procedure di affidamento dei lavori

L’area di maggiore prestigio di Palazzo Solmi, in via Emilia nel centro di Modena, verrà restituita alla città nel giro due anni. Il Comune, infatti, ha approvato il progetto esecutivo per il completamento della riqualificazione e del restauro dell’edificio, che ha già ottenuto il via libera dalla Soprintendenza e per il quale, nelle prossime settimane, partiranno le procedure per l’assegnazione dei lavori.

L’intervento, che interessa una superficie complessiva di 1.803 metri quadrati, ha un valore di circa 2 milioni 600 mila euro, di cui 2 milioni 500 mila derivanti da mutuo erogato dall’Istituto per il Credito sportivo, e prenderà il via entro fine anno per una durata intorno all’anno e mezzo.

La destinazione degli spazi all’interno prevede che 220 metri quadrati diventino la sede del Consorzio Festival Filosofia, 456 metri quadri per l’area riservata alla Società del Sandrone, mentre altri 920 metri quadrati, di cui metà nei cortili interni, rimarranno a disposizione per esposizioni temporanee ed eventi aperti ad altri soggetti e alla città. Sono in corso di definizione le convenzioni.

Il progetto prevede il completamento dei cortili al piano terra, delle sale e ambienti al piano nobile, la predisposizione degli impianti elettrici e meccanici e il parziale consolidamento delle strutture, adeguandole alle attuali normative in vigore. Con l’intervento saranno eliminate le barriere architettoniche e verranno resi accessibili a persone con disabilità tutti i piani, eccetto due locali al piano secondo, attraverso l’installazione di ascensori. Nei blocchi bagno dei vari piani saranno inoltre realizzati anche servizi igienici per disabili.

In particolare, le corti interne saranno attrezzate per poter ospitare eventi all’aperto, al piano ammezzato, tre sale tra le quali l’ampio salone con soffitto cassettonato, saranno la nuova sede della società del Sandrone, in cui troverà spazio anche la cucina di servizio al circolo ricreativo. Al piano nobile, le logge della corte cinquecentesca diventeranno il nodo distributivo per tutta la porzione del fabbricato e verranno chiuse con vetrate nel rispetto della configurazione architettonica. Internamente, l’intervento preserva e valorizza l’effetto ottico che, passando attraverso le diverse sale e relative porte, consente di traguardare le finestre di via Badia e via Carteria, attraverso un asse lungo oltre 65 metri. Il Salone delle feste, così come il Camerino degli specchi, che verrà ripristinato con gli apparati decorativi originari, e alcune altre sale adiacenti rimarranno sempre visitabili e disponibili per eventi, concerti di musica da camera, feste, convegni ed esposizioni temporanee per altri soggetti del territorio.

A ovest di questi locali troverà sede l’allestimento permanente della Società del Sandrone dedicato ai burattini che sarà gestito secondo un progetto concordato con l’Amministrazione volto a valorizzare la cultura e la tradizione modenese, in coordinamento con il progetto di valorizzazione del patrimonio delle teste di legno del Museo civico: circa 150 burattini realizzati a partire dalla fine dell’Ottocento, una “Baracca”, come si definisce il teatro delle teste di legno, dello stesso periodo, i manoscritti delle farse e una mostra storica, ricca di documenti e immagini che ripercorre gli oltre 150 anni della Società e la tradizione dell’antico Carnevale modenese.

A est del Salone saranno collocati gli uffici e i servizi del Consorzio Festival Filosofia, dotati di propria scala di accesso e ingresso esclusivo da via Badia. Oltre all’organizzazione della manifestazione annuale, il Consorzio sviluppa anche una serie di ricerche, pubblicazioni ed eventi culturali

Al piano sottotetto, raggiungibile con due scale interne e un piccolo ascensore, saranno collocati gli impianti e, nel lato ovest, gli ambienti potranno essere utilizzati come uffici e ospitare eventualmente altre attività.

Il recupero del complesso monumentale di Palazzo Solmi era già stato avviato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di Bologna una decina di anni fa, prima del trasferimento di quell’area dell’immobile al Comune, avvenuto a marzo 2021. Quei lavori erano stati conclusi solo parzialmente nel 2014.

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