Sanità: iniziano i lavori per aprire l’hospice a Baggiovara. Termineranno nel 2026

Foto Comune di Modena

Inizieranno tra il mese di marzo e aprile i lavori che porteranno all’apertura, nella seconda metà del 2026, dell’hospice di Modena ‘Cristina Pivetti’ a Baggiovara, una struttura residenziale fondamentale nella rete provinciale di cure palliative che vede già da diversi anni la presenza di due hospice, uno territoriale nella Casa della Comunità di Castelfranco Emilia e l’hospice nel Centro Oncologico Modenese (COM) presso il Policlinico. Gli hospice sono strutture residenziali dedicate a pazienti in fase avanzata della malattia per i quali non è possibile, in determinate fasi, l’assistenza a domicilio. Si tratta di persone affette da patologie oncologiche e cronico-degenerative per le quali non esistono terapie efficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o del prolungamento di vita: il ricovero in hospice è dunque un’opportunità sia per la persona malata sia per la sua famiglia a cui si offre un periodo di sollievo.

La realizzazione dell’hospice di Baggiovara è frutto di una proficua collaborazione che vede ancora una volta insieme Ausl Modena e il Comune di Modena con il supporto della Fondazione Hospice Modena Dignità per la vita dedicata a ‘Cristina Pivetti’ giovane donna modenese deceduta nel 2017. La Fondazione (nata da un Comitato di cittadini) ha sempre fortemente voluto l’hospice e i suoi volontari sono impegnati nel dedicare tempo alle persone malate, assieme ai professionisti sanitari che erogano cure palliative, offrendo ascolto, supporto, accompagnamento per spostamenti.

Il Comune di Modena ha concesso gratuitamente all’Ausl il diritto di superficie su Villa Montecuccoli, di cui è proprietario, per una durata di cinquant’anni e per la stessa durata ha concesso in uso gratuito alla Fondazione Hospice Modena una porzione di fabbricato, adiacente alla villa (ex Limonaia) per consentire alla Fondazione di svolgere i servizi in supporto all’hospice tra cui i corsi di formazione per i volontari. Nel 2022 la Fondazione ha iniziato, in collaborazione con l’Ausl, ad organizzare corsi di formazione per il volontariato nelle cure palliative, in hospice e al domicilio: hanno partecipato, fino ad oggi, circa cinquanta persone di cui una parte sta terminando la fase di corso avanzato.

L’importo complessivo dei lavori per la realizzazione dell’hospice ammonta a 5,9 milioni di euro derivanti per la maggior parte da fondi statali e per la restante parte da finanziamenti della Regione Emilia-Romagna. La struttura che ospiterà la Fondazione è invece stata realizzata con fondi raccolti dalla Fondazione Hospice attraverso varie iniziative di solidarietà.

La struttura sarà su tre piani (per circa 1700 metri quadrati lordi) e avrà 14 posti letto oltre ai servizi correlati, i locali tecnici e gli spogliatoi per gli operatori. Ogni stanza sarà dotata di tv, bagno privato attrezzato, aria condizionata, wi-fi gratuito e poltrona relax per gli ospiti ed i familiari, ci sarà anche una zona relax con tisaneria, tv, cucina, salotto, soggiorno e due terrazze di facile accesso e all’esterno un ampio parco con zone ombreggiate. L’hospice sarà facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e privati e la vicinanza con l’ospedale di Baggiovara facilita la sinergia tra le strutture sulla base delle esigenze del paziente.

L’assistenza ai pazienti sarà garantita da infermieri presenti h24 con operatori socio-sanitari e a seconda delle necessità individuate interverranno fisioterapisti, psicologi e altre figure professionali. L’hospice sarà in contatto con tutti i nodi della rete provinciale di cure palliative coordinata dal dottor Paolo Vacondio dell’Ausl di Modena, e si raccorderà con la Centrale Operativa Territoriale (COT) per la gestione delle liste d’attesa.

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