Vignola: emergenza e Fase 2, intervista al sindaco Pasini

Dopo una settimana di pausa, riprendiamo il nostro viaggio immaginario attraverso la Provincia di Modena, facendo tappa a Vignola, dove abbiamo intervistato il sindaco Angelo Pasini, subentrato in corsa all’uscente Simone Pelloni chiamato in Regione.

Sindaco, quali sono state le principali criticità del territorio?
Sicuramente raggiungere le persone colpite dal virus e le fasce più deboli, che abbiamo dovuto anche contattare molte volte personalmente, mettendo a disposizione alcuni numeri utili per le necessità più basilari. Ma grazie alla pubblica assistenza, la protezione civile e i tanti volontari che si sono offerti le criticità non si sono palesate più di tanto. Anche perché i contagi in questo distretto per fortuna si sono mantenuti in una percentuale piuttosto bassa”.

L’Ospedale, invece, com’ha gestito l’emergenza?
Si sono organizzati bene, modificando l’accesso al Pronto Soccorso, con un investimento anche importante. Per fortuna non si sono creati focolai d’infezione. Solamente nei primi giorni c’è stata un po’ di confusione, dato che i cittadini correvano al Pronto Soccorso anziché chiamare il medico o i servizi messi in campo per l’emergenza Covid-19, accedendo all’Ospedale in maniera disordinata e creando delle difficoltà. Nel giro di qualche giorno però, la pubblica assistenza ha messo fuori dall’Ospedale un punto avanzato d’ascolto per dirigere le persone”.

In che cosa consiste la “Fase 2” per Vignola?
Noi siamo tenuti ad aprire in base alle concessioni da parte della Regione. I Comuni non hanno potestà in tal senso: possiamo solo imporre misure restrittive. Faccio un esempio: riapriamo i parchi, ma vediamo che ci sono problemi di assembramento, potremmo chiuderli anche parzialmente. Non possiamo decidere dunque di riaprire attività che restano chiuse per decreto. Ci stiamo attivando, con la giunta e l’assessorato al bilancio, mettendo a disposizione un po’ di fondi comunali per le attività ancora chiuse o quelle che non hanno prodotto rifiuti, cercando di andare loro incontro non facendogli pagare o rimborsando servizi che non hanno usufruito”.

Quali sono invece le indicazioni per un eventuale riapertura della piscina?
Gli impianti sportivi sono chiusi, ed è consentita l’attività sportiva individuale e collettiva a porte chiuse, secondo l’ordinanza regionale, per gli atleti professionisti di federazioni riconosciute dal CONI. Però ad oggi gli impianti rimangono chiusi e non c’è alcun segnale di una riapertura a breve”.

Usate molto i social per stare vicino ai cittadini?
Assolutamente, sono il mezzo principale, anche attraverso le pagine personali. Li usiamo moltissimo, perché le persone hanno bisogno di un confronto, data la continua uscita in rapida sequenza dei tanti provvedimenti. E’ un lavoro impegnativo, ma necessario perché i cittadini hanno bisogno di sapere e confrontarsi continuamente. Peraltro sta funzionando molto bene”.

Per quanto riguarda l’agricoltura, invece, avete una stima dei danni causati dal maltempo e dalla crisi?
Le ciliegie e i duroni hanno subito un danno di circa il 20% causato dal gelo, che ha colpito le primizie. Mi dicono che anche le albicocche hanno subito ingenti danni. I consorzi della susina e della ciliegia tipica stanno facendo ancora delle valutazioni, ma sicuramente un danno c’è stato. Inoltre c’è un ulteriore problema legato alla vendita dei prodotti. La produzione è già pronta ma, ovviamente, non potendo ancora autorizzare i punti vendita delle singole aziende agricole che si trovano lungo le strade, questo arreca loro un grosso danno. Anche perché la maggior parte della produzione veniva venduta direttamente, senza intermediari e con un ritorno maggiore, ma al momento non è ancora possibile. Inoltre sono stati cancellati tutti gli eventi di spicco correlati, come “Vignola tempo di ciliegie”, e per le aziende agricole questo è il problema maggiore”.

 

di Mattia Amaduzzi

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