Cinema, “Arrival” di Denis Villeneuve

In programmazione al Raffaello e al Victoria.

Louise Banks, linguista di fama mondiale, è madre inconsolabile di una figlia morta prematuramente. Ma quello che crede la fine è invece un inizio. L’inizio di una storia straordinaria. Nel mondo galleggiano dodici navi aliene in attesa di contatto. Eccellenza in materia, Louise è reclutata dall’esercito degli Stati Uniti insieme al fisico teorico Ian Donnelly. La missione è quella di penetrare il monumentale monolite e ‘interrogare’ gli extraterrestri sulle loro intenzioni. Ma l’incarico si rivela molto presto complesso e Louise dovrà trovare un alfabeto comune per costruire un dialogo con l’altro. Il mondo fuori intanto impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra all’indecifrabile alieno. Un film meraviglioso, il nostro premio Oscar 2017 (“Arrival” è candidato a 7 Oscar, a noi basterebbero quelli come Miglior Film e come Miglior Sceneggiatura Non Originale. By the way, scandaloso non candidare Amy Adams…). Tratto dal racconto “Storie della tua vita” di Ted Chiang, “Arrival” è un film che svela a poco a poco il suo segreto, e quando lo fa si rimane folgorati, per l’intelligenza e la profondità della scoperta. Villenueve, canadese, è la grande rivelazione di questi anni.

di Gianluigi Lanza

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