Modena da Leggere: il ritorno del commissario Torrisi, intervista al giallista Luigi Guicciardi

Una bellissima ragazza Down scomparsa da tre anni e trovata cadavere nelle acque del Panaro, un istituto molto qualificato per ragazze diversamente abili e un mondo in cui indagare con delicatezza e attenzione. E a portare avanti le indagini il commissario Torrisi della questura di Modena. Inizia così “Morte di una ragazza speciale”, il nuovo romanzo giallo del modenese Luigi Guicciardi, che vede di nuovo in scena il personaggio già protagonista del fortunato “Il ritorno del mostro di Modena”. “In questo giallo ci troviamo di fronte ad un’ambientazione completamente diversa”, spiega Guicciardi. “La vicenda si svolge in un ottobre piovoso, quando un cadavere femminile saponificato viene trovato nel Panaro chiuso dentro un sacco di plastica. Un ritrovamento che suscita una forte emozione collettiva, ancora di più quando si scopre che la vittima è Maria Leonardi, una 16enne affetta dalla sindrome di Down scomparsa da tre anni. Quello che si trova tra le mani il commissario Torrisi è un caso freddo che si riapre e le indagini partono prima dalla cerchia famigliare della ragazza, una famiglia alto borghese che vive a Montale, poi proseguono a villa Melania, istituto che si trova a Castelnuovo Rangone”.

Il nuovo romanzo quindi si svolge soprattutto in provincia?
Si è così. Della Modena urbana c’è via dei Tintori, c’è piazza della Pomposa, dove ho immaginato un locale in cui si esibiscono giovani talenti della musica leggera modenese. Ma soprattutto ci sono Castelnuovo e Montale.

E poi c’è la Questura di Modena di cui fa parte il commissario Torrisi…
Proprio così. Torrisi, tra l’altro, ha un nuovo collaboratore, un ispettore che si chiama Fabio Carloni, che ha 30 anni ed è di poco più giovane di lui. E’ arrivato alla questura di Modena per sostituire l’ispettore Leonardi che se n’era andato alla fine del caso del mostro di Modena, perché si era innamorato di una ragazza madre rumena e aveva deciso di farsi una nuova vita. Carloni è un tipo particolare, piuttosto alto, magro, con una cicatrice, attivo, intelligente, ed è molto in sintonia con Torrisi. E’ probabile che, se questo romanzo andrà bene, entrambi torneranno in una prossima avventura.

L’ambiente che descrivi in questo giallo è piuttosto delicato, ha richiesto una certa preparazione?
Si certo, mi sono documentato leggendo una parte di quella letteratura medico scientifica che esiste sulle varie sindromi. Naturalmente non sono diventato un esperto tale da poter tenere conferenze, ma ho imparato quel tanto che mi bastava per parlarne con una certa cognizione di causa.

Torrisi è più simile a Cataldo o a Laudani, l’altro protagonista di tuoi romanzi?
E’ più vicino a Cataldo, è un personaggio molto caratterizzato. Di lui sappiamo che ha 32 anni, che è nativo di Samone a due passi da Guiglia, che non ha parenti se non una vecchia madre che vive in Appennino. Sappiamo inoltre che ha vissuto un grande amore, molto rimpianto, per Deborah, una borsista biologa che si è trasferita negli Stati Uniti, e in questo romanzo la rimpiange ancora e gli sembra di vederla salire su un taxi a Modena, anche se in realtà non è lei. Impariamo inoltre che, sognando una convivenza con lei, aveva preso in affitto un appartamento in via dei Tintori quasi all’angolo con via Canalino, in un luogo dove viene a sapere che un tempo c’era stata una casa di tolleranza.

Torrisi e Cataldo invece in cosa differiscono?
Soprattutto nel fatto che Cataldo ha un’esperienza certamente maggiore, ha fatto più indagini a Modena e, rispetto a Torrisi, è più deduttivo, riflessivo e raziocinante. Anche Torrisi è deduttivo e intuitivo, ma soprattutto, a causa dell’età, è più dinamico e si muove di più.

Torrisi, Cataldo e magari anche Laudani un giorno potranno lavorare insieme?
Pur lavorando tutti e tre alla questura di Modena, vivono indagini molto diverse e non si sono mai incontrati. Altri giallisti molto più famosi di me hanno fatto incontrare due filoni di romanzi e due personaggi diversi, io al momento non ci ho pensato e non ce l’ho nelle previsioni.

Infine diamo un’anticipazione ai fan, Cataldo tornerà?
Si tornerà il prossimo marzo in un romanzo che avrà per tema il femminicidio e si intitolerà “Donne che chiedono giustizia”. Sarà un’indagine molto intensa e violenta tutta ambientata nella Modena urbana.

di Giovanni Botti

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