“Prendersi cura delle nuove generazioni”, la prima edizione del festival sulla scuola

Modena si prepara a dare il via alla prima edizione di “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città”, la manifestazione promossa dal Settore Servizi educativi del Comune che porta in città la scuola e apre le scuole alla città per costruire una comunità educante in grado di prendersi cura dei cittadini più giovani. Giovedì 5 ottobre alle 15.30, presso il Teatro San Carlo di Modena, i saluti del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi apriranno la manifestazione con la prima delle assemblee plenarie in programma: “Placemaker: plasmare luoghi educativi diffusi nella città”. Ma sono decine gli appuntamenti che si svolgeranno durante la tre giorni: conferenze, incontri, workshop, tavole rotonde, laboratori diffusi e spettacoli

Le iniziative, tutte gratuite, sono rivolte a studenti e genitori, docenti e formatori, scuole, università, agenzie formative, soggetti istituzionali, culturali, associativi e del terzo settore, cittadini. “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città” si avvarrà del contributo di idee e pensiero di oltre una quarantina tra filosofi del calibro di Umberto Galimberti e Michela Marzano, pedagogisti noti come Luigina Mortari a Ivo Lizzola; scrittori, tra cui Moshir Pour Pegah, Paolo Di Paolo, Roberto Camarlinghi, Antonio Ferrara, Giovanna Zoboli, Mariapia Veladiano; sociologhi come Franca Olivetti Manoukian e Mauro Magatti; l’architetta urbanista Elena Granata, gli psicologi Ugo Morelli e Rossella Bo; il biologo Rocco Mussat Sartor; diversi docenti universitari: Roberto Farnè, Antonio Gariboldi, Antonella Pugnaghi e Michele Marangi, Arianna Lazzari.

E se sono esauriti i posti per assistere alle tre assemblee plenarie in programma nelle sale di Fondazione San Carlo (ma gli eventi saranno trasmessi in streaming  anche in locali adiacenti), ci sono ancora alcuni posti disponibili  per i workshop rivolti a insegnanti, educatori e professionisti della formazione, genitori e cittadini interessati. È, inoltre,  ancora possibile prenotarsi per assistere gratuitamente allo spettacolo di Ert-Emilia Romagna Teatro “Il cielo fa da sfondo” in programma allo Storchi venerdì 6 ottobre.

Inoltre, tante sono le possibilità per partecipare ai laboratori allestiti in diversi nidi e scuole d’infanzia del sistema integrato 0/6 che proseguono per l’intera settimana, rivolti a bambini e famiglie, dedicati alla natura, all’arte, alla musica, alla parola e alle emozioni. Diverse anche le iniziative per i ragazzi organizzate presso Istituti comprensivi e scuole superiori che intendono aprire le porte per farsi conoscere e coinvolgere famiglie e cittadinanza in diverse attività.

Differenti quindi le modalità in cui si declinerà “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città”, come molteplici saranno i linguaggi utilizzati partendo da un presupposto comune: la scuola da sola non ce la fa ad accompagnare i percorsi di crescita delle nuove generazioni. La sua missione educativa ha bisogno di alleanze territoriali, mai come oggi è chiamata ad aprirsi alle energie sociali e culturali del tessuto locale.

Solo immaginando un’ampia comunità educante – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchiè possibile costruire le condizioni per realizzare e tutelare il diritto all’istruzione e alla formazione. Nella cooperazione scuola-territorio prende forma, quindi, la sfida di essere una comunità che educa e si educa, accompagnando i cammini di crescita delle nuove generazioni. Molti sono i luoghi educativi dove conoscere e apprendere e i modi per mantenere all’interno dei percorsi formativi le fasce più fragili a rischio di dispersione scolastica: si tratta di immaginare habitat educativi più inclusivi e innovativi, plasmare spazi di apprendimento capaci di contrastare le povertà educative e accendere il desiderio di futuro di bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.

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