Hockey, Luca Moncalieri miglior portiere di A2: “Il premio una grande soddisfazione”

Non è stato un grande inizio di 2024 per la Symbol Amatori Modena 1945. La squadra canarina ha cominciato il nuovo anno con due sconfitte nelle prime due giornate di campionato. All’esordio al Palaroller di Montale, però, Luca Moncalieri, figlio del Presidente Gian Luigi, ha ricevuto dalla FISR il premio come miglior portiere dello scorso campionato di Serie A2. 

Luca, che 2023 è stato per la Symbol Amatori?
Un anno con grandi soddisfazioni. Abbiamo raggiunto la Final Four di Coppa Italia, che era uno degli obiettivi della società. Lo scorso campionato, invece, è terminato con un buon secondo posto, anche se non era proprio quello che volevamo”. 

Anche a livello personale, il premio ricevuto di recente sarà stata una grande soddisfazione…
Sono molto contento di averlo ricevuto. Voglio ringraziare i miei attuali compagni, ma anche quelli che sono andati via. L’hanno dato a me, ma in realtà l’ha vinto la squadra, perché senza il loro aiuto avrei fatto fatica. Oltre a loro, voglio ringraziare anche Andrea Lucchi, l’allenatore dei portieri, che da quando è arrivato mi ha fatto fare un grande salto di qualità. Spero di provare a ripetermi quest’anno”. 

Quali sono invece i buoni propositi per questo 2024?
Sarà un campionato difficile, con molte squadre attrezzate per fare bene, in cui non si è mai sicuri del risultato. Dovremo cercare di rimanere sempre concentrati, e dare il massimo in ogni partita”. 

Purtroppo, però, il campionato non è iniziato nel migliore dei modi…
Non sta andando bene. Ora però non è tempo di piangersi addosso”. 

Che impressione è avere in squadra Capalbo, dopo il periodo che ha passato a bordo campo?
Con Pier c’è come un rapporto tra padre e figlio. Mi conosce da quando ero piccolo, e siamo molto affiatati. Quando è in campo riesce ad infondermi la giusta carica, e questo è fondamentale”. 

Parliamo di te. Com’è nata la passione per questo sport?
E’ iniziata con mio nonno, che è stato un grande giocatore di hockey nel giro della Nazionale. Successivamente anche mio padre ha intrapreso questa strada, e infine la passione per l’hockey è arrivata a me. Al momento lo considero un vero e proprio lavoro”. 

Hai fatto altri ruoli prima di diventare portiere?
No, ho cominciato subito in porta. Appena ho imparato a pattinare ho iniziato a giocare in questo ruolo, e mi è piaciuto fin da subito. Quello del portiere è un ruolo a sé, molto complicato e di grande responsabilità. Pericoloso? Ormai sono abituato alla pista e alle varie dinamiche e situazioni di gioco”. 

 

di Mattia Amaduzzi

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