Modena, presentato il nuovo tecnico Paolo Bianco. Rivetti: “Convinti di aver fatto la scelta giusta”

Il Modena ha presentato il nuovo tecnico Paolo Bianco che da il via ad un nuovo corso della società gialloblu. A spiegare subito in avvio dell’incontro con la stampa il motivo della scelta è stato lo stesso presidente Carlo Rivetti. “Pensavamo che l’ambiente, la squadra, tutti avessero bisogno di una scossa – ha detto il patron giallobluvorremmo quest’anno avere più continuità di rendimento e l’obiettivo della stagione è quello di migliorarsi sia sul campo che come persone ed essere umani. Noi siamo convinti che il cambio fosse necessario, siamo convinti di aver fatto una scelta giusta, fatta con grande attenzione con tanta stima per l’uomo prima ancora che per l’allenatore. So che ogni cambio può essere rischioso però so anche che da ogni cambio si può crescere, quindi sono cosciente, tranquillo e sono molto contento di averlo fatto“.

Secondo me quella che abbiamo fatto non è stata una scelta coraggiosa – ha continuato Rivetti – è stata semplicemente una scelta, non c’è stato un momento particolare per farla è stato un lavoro in corso, la decisione è stata presa alla fine di un percorso in modo da prenderla con tutte le informazioni possibili. E’ stata un’annata comunque faticosa e quando ci siamo trovati alla fine abbiamo pensato che quando uno prende una decisione è meglio che la prenda subito. Il mister, tra le altre cose, conosce bene uno dei miei figli, quindi diciamo che c’è stato un lungo periodo di frequentazione“.

PAOLO BIANCO

La parola è poi passata al mister, Paolo Bianco che si è così presentato. “Ringrazio la famiglia Rivetti e il direttore per questa per me grande opportunità – ha detto – ma volevo anche ringraziare la Juventus perché ha capito la mia volontà di tornare a fare quello che mi piace di più e cioè l’allenatore in prima persona e nonostante avessi due anni di contratto mi ha lasciato andare senza troppi problemi. Per me è una grossa opportunità, l’obiettivo della società è quello di migliorare e dal mio punto di vista questa squadra ha dei giocatori che ancora non hanno espresso tutto il loro valore e sono convinto che ci sono ancora grandi margini di miglioramento“.

Bianco si è poi soffermato sulle sue idee di gioco e sulle sue esperienze con tecnici importanti, ma diversi come De Zerbi e Allegri. “Credo che le squadre rispecchino il carattere dell’allenatore, io nella mia carriera ho fatto scelte anche difficili, però ho sempre deciso io il mio destino, credo che la mia squadra dovrà fare altrettanto, prendersi il risultato senza aspettare quello che fanno gli altri, deve saper occupare il campo, fare bene entrambe le fasi. Per quanto riguarda il modulo il 4-3, sarà la base di partenza poi si cambierà a seconda di come saranno gli avversari. Io credo moltissimo nel lavoro in campo, sia collettivo che individuale e in questa squadra ci sono tanti giocatori che secondo me hanno molto margini di miglioramento. In vent’anni di carriera da calciatore ho fatto la B 11 volte poi come allenatore ho fatto altre scelte. Se tornassi indietro rifarei lo stesso percorso perché staccarsi un attimo dal primo allenatore e fare un altro ruolo in uno staff mi ha arricchito. De Zerbi e Allegri mi hanno fatto vedere come lavorano due allenatori diversi e io credo di aver preso un po’ da tutti e due”.

Infine si è soffermato sulla rosa e su alcuni singoli giocatori.Io ho visto quasi tutte le partite del Modena e sono curioso di capire il reale valore dei giocatori che sono in rosa e per capirlo, per come sono fatto io, devo solo allenarli. Dopo potremmo fare una valutazione. Su alcuni sono davvero molto curioso. Diego Falcinelli sarà il primo giocatore con cui ho anche giocato che allenerò, altri li ho visti giocare e li ho sentiti per telefono, ma li conoscerò. Posso dire che alcuni in passato li avevo anche richiesti per le mie squadre. I nomi gli allenatori non devono farli, ma devono dare delle caratteristiche. Prima del mio arrivo il direttore aveva già acquistato alcuni nuovi giocatori come Cotali e Manconi. Sono due giocatori forti, Manconi negli ultimi anni non ha fatto la serie B, ma io l’ho incontrato col Sassuolo quando era a Novara ed era già un talento che un po’ si era perso. Ma è un ’94 ed è ancora assolutamente in tempo per crescere. Per me lui è uno che può fare tutti i ruoli dell’attacco, perché è rapido e tecnico, manda i gol i compagni e fa gol lui. Tremolada? Mi sono spesso chiesto come uno come lui non sia riuscito a restare in serie A. Credo che sia ancora in tempo per poter fare di più e io voglio che i miei giocatori non si accontentino. L’ho sentito per telefono ma voglio parlarci a quattr’occhi, penso che lui possa fare anche di più di quello che ha già fatto qui, sempre che abbia voglia di non accontentarsi”.

DAVIDE VAIRA

Infine il ds Davide Vaira si è soffermato sul mercato dei gialloblu, scattato ufficialmente da qualche giorno. “Non credo che dovremmo fare tantissime cose – ha spiegato – perché un po’ ci siamo portati avanti. Entrano dentro Bozhanaj, Guiebre, Cotali, Manconi, Cauz, rientra Gargiulo, rientra Abiuso, quindi oggi abbiamo soprattutto bisogno di andare a prendere un difensore centrale importante, per consentire al mister di iniziare a lavorare subito con la difesa. L’idea poi è di prendere un centrocampista di qualità e poi dare tempo al mister di valutare i ragazzi che abbiamo in attacco davanti. E’ chiaro che in quel reparto numericamente siamo corti, ma non c’è fretta, il mercato è appena iniziato e abbiamo tempo“.

di Giovanni Botti

 

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